Il Marvel Cinematic Universe inaugura nel 2021 la sua Fase Quattro. Dopo numerosi rinvii e situazioni incerte, a causa di quel Coronavirus che ha segnato le vite di tutti noi, l'universo condiviso di Kevin Feige ha trovato ulteriore terreno su cui ramificarsi nella piattaforma Disney+. Dopo un preciso numero di serie tv che va ad ampliare il discorso sui personaggi Marvel, approda sia al cinema che sulla piattaforma in questione Black Widow.
Questo titolo apre definitivamente le porte alla suddetta Fase Quattro, incentrandosi su un personaggio ben presente nelle numerose vicende viste fino ad ora. Stavolta parliamo di un'eroina umana a tutti gli effetti, senza super poteri o di chissà quale natura, che potrebbe condurci a una storia più matura e diversa dal solito. Ma, conclusa la visione di Black Widow, in verità , si resta con l'amaro in bocca per vari motivi.
Il film di Cate Shortland vive infatti di alti e bassi, con una propensione qualitativa più verso i secondi che i primi. In primo luogo questa pellicola si ritrova in un calderone di situazioni e, di conseguenza, acquista una molteplice natura che finisce per penalizzarla.
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La storia, successiva agli eventi di Captain America: Civil War, vuole raccontarci le origini della protagonista e calarla inoltre in un contesto prettamente emotivo e personale.
Natasha Romanoff è in fuga, perennemente nascosta a causa degli accordi non rispettati di Sokovia. La letale agente segreta ritrova, però, la perduta sorella Yelena, che la conduce a scavare nelle proprie origini e ad affrontare vecchi nemici e fantasmi del passato.
Alla luce di tutto questo, e in presenza del troppo materiale narrativo presente, il film sceglie di seguire la strada standard che ha contraddistinto spesso i prodotti Marvel visti fino a oggi. Si parte infatti con una prima ora quasi interamente votata all'azione, in verità scorrevole e tecnicamente curata, e seguono poi trenta minuti circa dove si cerca di approfondire i personaggi e le relazioni che li legano.
Qualche momento in merito può considerarsi riuscito, anche grazie alla prova del buon cast messo in campo, ma si ha l'impressione che si potesse dire e mostrare molto di più in questo contesto: ad esempio i molti personaggi presenti, tutti piuttosto corposi, non hanno modo di manifestare la propria sostanza.
Nell'ultima parte, in cui si preme ulteriormente l'acceleratore sulla spettacolarità , tratta in modo sbrigativo e superficiale il materiale narrativo montato in precedenza.
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Si avverte la necessità e la volontà di tirare le fila e concludere, per aprire la strada ad altre situazioni future. Il colpo di scena non è affatto scontato e le due ore circa di visione scorrono perfettamente e il ritmo si mantiene sempre alto ma questo non basta. Ed è un peccato perchè la pellicola, da un punto di vista grafico e tecnico, si mantiene in forma e il cast è certamente di livello.
Scarlett Johansson è ormai a suo agio nel ruolo, Florence Pugh è più azzeccata del previsto, David Harbour e Rachel Weisz se la cavano egregiamente e lo stesso si può dire per Ray Winstone e Olga Kurylenko.
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Black Widow poteva essere l'occasione di vedere qualcosa di diverso e più stratificato, ma sceglie di standardizzarsi piuttosto che osare qualcosa in più. Un'apertura tiepida e che non lascia gridare al miracolo per la Fase Quattro, che speriamo proponga prodotti più ispirati nel suo sviluppo. Trovate il film in sala e anche su Disney+, disponibile con accesso VIP.  Â
Paese, Anno: USA, 2021
Genere: azione, fantascienza, avventura
Regia: Cate Shortland
Soggetto: Don Heck, Stan Lee, Don Rico,
Jac Schaeffer, Ned Benson
Sceneggiatura: Eric Pearson
Fotografia: Gabriel Beristáin
Montaggio: Leigh Folsom Boyd, Matthew Schmidt
Effetti speciali: Geoff Baumann
Musiche: Lorne Balfe
Interpreti: Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour, Rachel Weisz, O.T. Fagbenle, Olivier Richters, Liran Nathan, Ray Winstone, Martin Razpopov, Michelle Lee
Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Durata: 133 min