Non aspettatevi il solito Cenerentola in stile Disney: il live action di Prime Video è un musical alla Baz Luhrmann con una morale di empowerment femminile.
La storia di Cenerentola già la conosciamo: Ella (Camila Cabello) vive con la matrigna (Idina Menzel) e le sue sorellastre nello scantinato di quella che, in pratica, sarebbe casa sua.
Nello scantinato, in questa versione della fiaba, Ella coltiva una grande passione: disegnare e confezionare abiti di alta moda, sognando di diventare una fashion designer.
Nel villaggio però, solo gli uomini possono avere un negozio, mentre alle donne è consentito solo badare alla casa e trovare un marito ricco da sposare. Ma Ella non si scoraggia e cerca di realizzare il suo sogno.
La Cenerentola di questo film non è quindi la classica donzella da salvare delle fiabe Disney: è una donna con un sogno d’imprenditoria e nemmeno l’amore ostacolerà la sua ricerca di libertà e indipendenza. Nel momento in cui il principe le chiederà di sposarlo, Ella capisce che quella vita non fa per lei e risponde alla proposta di matrimonio con un bel «I choose me», una battuta che ci ricorda molto la Samantha di Sex and the City.
Il matrimonio non diventa quindi il fine della propria vita, l’obiettivo da raggiungere; lo è invece il lavoro e la volontà di intraprendere la carriera sognata. L’amore fa parte di questo processo di realizzazione, senza diventare una “gabbia” (come sarebbe qualsiasi royal wedding), bensì una relazione sana dove i sogni non vengono messi da parte e il partner sprona l’altro a fare di più e meglio.
In confronto al classico Disney, Cinderella è proprio un’altra fiaba.
Le figure femminili della storia, che solitamente rimangono ai margini, acquistano qui tridimensionalità: perfino la matrigna - classicamente perfida - ha il suo spazio, insieme ai principi di sorellanza che sono la base delle teorie femministe. I personaggi principali rimangono, ma in una nuova veste più contemporanea e con una narrazione più inclusiva e rispecchiante il mondo che viviamo.
Anche se per una scena di soli pochi minuti, la Fata Madrina di Billy Porter è la cosa più bella vista in questi ultimi anni: la Fab G che avremmo sempre voluto. I topolini fanno da spalla comica, capitanati da un brillante James Corden che si riprende dal flop Netflix di The Prom.
Ovviamente si canta un sacco, perché Cinderella è un musical, e lo stile richiama il Baz Luhrmann di Moulin Rouge. Le canzoni sono gli istant classic della cultura pop recente: da Perfect di Ed Sheeran a uno strepitoso finale con Let’s Get Loud di Jennifer Lopez.
Una cosa è certa: tra girl power, ironia pungente, canzoni perfette e inclusività, Prime Video con questo film riesce a fare ciò che Disney non osa con i suoi live action: azzardare un nuovo modo di raccontare, con orgoglio e grinta e non timidamente e in sordina.
Citando quindi Jlo: «If you wanna live your life/ Live it all the way and don't you waste it». Sicuramante la morale di questa Cenerentola rivisitata che ci porta finalmente nel 2021.
Genere: commedia, musical
Titolo originale: Cinderella
Paese/Anno: USA, 2021
Regia: Kay Cannon
Sceneggiatura: Kay Cannon
Fotografia: Andrew Dunn
Montaggio: Stacey Schroeder
Interpreti: Camila Cabelo, Billy Porter, Idina Menzel, Nicholas Galitzine, Pierce Brosnan, Minnie Driver, James Corden.
Colonna sonora: Mychael Danna, Jessica Weiss, Camila Cabello
Produzione: Columbia Pictures, Fulwell 73
Distribuzione: Prime Video
Durata: 113'