Dicono che il problema del cinema di oggi siano le idee. Dicono che ormai è già stato detto e fatto tutto, che nemmeno le prodezze della CGI riescono a destare in noi quello stupore che sta alla base del cinema. Siamo spettatori annoiati, come i protagonisti di un libro di Bret Easton Ellis, che fanno zapping catatonico sulle piattaforme streaming in cerca di qualcosa che si distingua dalla massa.
Ed è così che ci si imbatte nel trailer di Night Teeth, horror a base di vampiri sganciato da Netflix una settimana prima di Halloween, che con gli scritti di Ellis condivide proprio le ambientazioni.
Una Los Angeles nottura, illuminata da ammalianti luci al neon che si riflettono sulla carrozzeria di un’auto lucidissima.
La premessa di Night Teeth non è male: sembra un frullatone di suggestioni disparate, che pesca a piene mani da un incipit alla Collateral, dalla poetica di John Wick e dalla fotografia fluo di Refn, innaffiando tutto con una buona dose di vampiri.
Badate bene: non sangue... vampiri. Perchè è diverso. La storia è presto detta: un ragazzo ispanico si trova a sostituire suo fratello come autista notturno. La missione è semplice, portare due belle ragazze in giro per LA, di notte, da una festa all’altra, sullo sfondo di una tregua tra umani e vampiri che è ormai agli sgoccioli e rischia di collassare proprio nel corso della nottata.
Ora: da Netflix nessuno si aspetta dei capolavori seminali, ma solo un po’ di sano intrattenimento per un paio d’ore al massimo. E in questo senso una trama così poteva funzionare eccome!
Una versione in salsa horror di Michael Mann (o di un GTA qualsiasi, fate voi) dove la società dei vampiri vive all’ombra di quella umana con regole e dogmi tutti suoi, proprio come i gangster di John Wick. Dai, le idee c’erano. Magari non originalissime, ma potevano funzionare alla grande. E invece.
E invece il problema non sono le idee, ma la messa in scena. A ottobre Netflix ha calcato un po’ la mano sugli horror perché, giustamente, è il mese di Halloween: ha fatto uscire una serie di titoli che coprono varie sfumature di orrore cinematografico, per soddisfare tutti i palati. Nessuno ne uscirà vivo, horror generico che ti dimentichi dopo 5 minuti. La casa inquietante, horror per ragazzi che si trascina tra stento e noia verso il finale. C’è qualcuno in casa tua, struttura da slasher classico (il solo che si distingue dalla media). E poi Night Teeth.
Sapete cosa hanno in comune questi titoli? Che hanno paura! Non che fanno paura, come un horror dovrebbe: hanno terrore di spaventare lo spettatore. Non si prova mai davvero timore per la sorte del protagonista, perchè dopo pochi minuti sappiamo già come andrà a finire con le due vampire (e lasciamo perdere l’argomento sesso/vampiro perché in confronto a Night Teeth, Dawson’s Creek sembra un film di Tinto Brass). Nessuno dei personaggi che dovrebbero essere “cattivi” va al di là di un apparenza macchiettistica: in primis quello che dovrebbe essere il vero villain del film, interpretato da Alfie Allen (Theon Greyjoy di Game of Thrones, guardacaso antagonista anche del primo John Wick).
Oltretutto Night Teeth è pure vietato ai minori di 14 anni ma, davvero, di sangue ce n’è con il contagocce; l’unico effetto vagamente splatter è fatto in digitale che è forse anche peggio. No, il problema di molti film non sono le idee, ma la mediocrità di una messa in scena pavida, che ha paura di offendere e indignare, di scioccare in quasiasi modo non solo la platea dello streaming.
Meno male che Netflix ha caricato anche tutta la saga di Nightmare: almeno lì, con un VM14 possiamo vedere Johnny Depp che esplode in un geiser di sangue con un effetto rigorosamente artigianale. Poi ci si chiede perché siamo nostalgici dell'horror anni ’80.
Genere: azione, horror
Paese, anno: USA, 2021
Regia: Adam Randall
Sceneggiatura: Brent Dillon
Fotografia: Eben Bolter
Interpreti: Jorge Lendeborg Jr., Lucy Fry, Debby Ryan, Raúl Castillo, Megan Fox, Alexander Ludwig, Alfie Allen, Sydney Sweeney, Bryan Batt, Marlene Forte, Ash Santos, Devyn A. Tyler, Hunter Burke, Martin Bats Bradford, Lee Coc
Musiche: Drum & Lace, Ian Hultquist
Produzione: 42, Unique Features
Distribuzione: Netflix
Durata: 107'