photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

CONTENUTI IN EVIDENZA

Educazione fisica (2022), la recensione del film di Stefano Cipani scritto dai fratelli D'Innocenzo

18/03/2023 20:00

Costanza Carla Iannacone

Recensione Film, Film Drammatico, Film Italia, D'Innocenzo, Claudio Santamaria, Giovanna Mezzogiorno, Sergio Rubini, Stefano Cipani, Raffaella Rea, Angela Finocchiaro,

Educazione fisica (2022), la recensione del film di Stefano Cipani scritto dai fratelli D'Innocenzo

Educazione fisica è un film che genitori, educatori, istituzioni, adulti dovrebbero vedere.

«In tribunale non vince la verità migliore, ma la bugia raccontata meglio»: è un assunto del magistrato, scrittore, ex commissario di polizia e consigliere di Stato Francesco Caringella. È anche una riflessione che solletica il cervello degli spettatori che, in sala, assistono alla pellicola di Stefano Cipani Educazione fisica, scritta dai fratelli D'Innocenzo.

 

La vicenda del film, però, non si svolge in un’aula di tribunale ma nella palestra di una scuola: un luogo che diventa luogo dell’orrore e, di conseguenza, il posto dove va fatta giustizia.

educazione-fisica-©-gianfilippo-de-rossi-2021-53-1024x683.jpeg

Carmen Majano (Raffaella Rea), Franco Zucca (Claudio Santamaria), Aldo (Sergio Rubini) e Rossella Stanchi (Angela Finocchiaro) vengono convocati d’urgenza dalla preside (Giovanna Mezzogiorno) nella palestra della scuola per essere messi al corrente di un crimine di cui i figli risultano essere gli autori. 

educazione-fisica-recensione2.jpeg

Christian, Giordano e Arsen - questi i nomi dei rispettivi figli tredicenni - sono accusati di stupro nei confronti di una loro compagna di classe, Sonia Toselli.

I quattro genitori sono sconvolti, messi di fronte alla più cruda delle verità si rifiutano di credere a quel che è stato loro riferito dalla preside. La donna cerca collaborazione in quegli adulti, spera comprendano il peso di quella situazione, auspica un conforto e una rassicurazione che non arriveranno mai; il suo compito non è solo quello che sta svolgendo nel migliore dei modi in quel momento, ma anche – e soprattutto – prendersi cura dei suoi figli a casa con la babysitter, con la quale è sempre in perenne contatto al cellulare. 

 

Diana, questo il nome della preside, è decisa a raccontare tutto alla polizia e ha convocato i genitori per prepararli a ciò che stanno e devono affrontare quali responsabili delle azioni dei loro figli. Ma le cose non vanno come aveva previsto.

maxresdefault.jpeg

Comincia infatti un duro scontro con i genitori dei suoi alunni che, nel tentativo di metterla a tacere, ribaltano del tutto la realtà. Ne viene fuori un quadro agghiacciante, dove la preside è una mitomane e la ragazzina vittima dell’abuso una pazza, sgualdrina e tossica.  A nulla valgono le parole della Preside per riportarli coi piedi a terra e metterli di fronte al fatto compiuto. Non può essere: i loro ragazzi sono stati fuorviati, costretti, provocati. La colpa è della ragazzina.

L’attacco verbale si fa concitato - mentre il ritmo della pellicola diventa sempre più convulso - i quattro vogliono insabbiare tutto comprando il suo silenzio e quello della ragazzina. Ma la preside non ci sta. 

In quella palestra, dove tutto cade a pezzi, gli strumenti da ginnastica sono arrugginiti, i palloni sgonfi, i muri scrostati, le pertiche cedevoli, il pavimento svelto, dove è avvenuto il fattaccio, i ruoli di accusa e imputato si capovolgono. 

 

La palestra diventa quindi un tribunale, dove ognuno è l’avvocato di se stesso con ruoli decisamente sproporzionati. Quattro contro uno e un collegio giudicante silenzioso, indifferente alla vicenda: la coscienza. Quel giudice non avrà voce in capitolo, non farà la sua parte. Resterà a guardare lo svolgersi del processo e lo sfacelo che ne conseguirà, senza emettere sentenza. E a farla franca, anche stavolta, sarà la violenza. A vincere, se si può definire vittoria, la menzogna.

educazione-fisica-recensione3.jpeg.webp

Educazione fisica è la trasposizione cinematografica di Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo dell’opera teatrale di Giorgio Scianna La Palestra: un film che genitori, educatori, istituzioni, adulti dovrebbero vedere. 

 

Cipani e i D'Innocenzo hanno avuto il coraggio di portare sul grande schermo un argomento a cui non viene data la giusta importanza e il film si propone di lanciare un monito per affrontare e risolvere il problem, la carie che è alla radice del dente, lo specchio in cui tutti i soggetti preposti all’educazione – genitori per primi – devono sapersi guardare.

educazione-fisica-recensione.jpegeducazione-fisica-recensione7.webpeducazione-fisica-recensione6.jpg.webp

Le sensazioni che questo film procura allo spettatore sono un senso di vuoto, disperazione, angoscia e anche paura. Gli attori sono tutti eccellenti nell’incutere quel senso di oppressione e terrore che non lascia via d’uscita, realizzato in maniera davvero realistica nel momento in cui l’aggressione verbale nei confronti della preside si trasforma in aggressione fisica. Non è solo la sensazione di sentirsi le mani addosso nel senso materiale del gesto, ma anche nel significato più astratto.

 

È da apprezzare inoltre anche le scene che introducono alla preparazione al colloquio, ovvero una panoramica che Cipani offre sull’aspetto caratteriale di questi tre genitori, colpevoli – o innocenti chissà – di non trascorrere troppo tempo coi propri figli a causa del lavoro, dei problemi in famiglia o altro; tutti presi da se stessi, scoprendo, alla fine, di non conoscerli affatto. Una svista o una colpa, quindi?

educazione-fisica-recensione5.jpeg

Significativo infine che la pellicola adotti il termine educazione nel titolo, voluto apposta dal regista a sottolineare un tema troppo sottovalutato.  Aldo, Rossella, Franco, Carmen – la cui pochezza d’animo si scoprirà sin dalle prime battute – sono la rappresentazione più realistica di quanto la nostra società è diventata negli anni ciò che stiamo vivendo, con l’aggravante di essere esecutori delle peggiori malefatte e di non (voler) riconoscersi come tali perché, tutto sommato, ci facciamo orrore da soli.


educazione-fisica-recensione8.jpeg

Titolo: Educazione fisica

Paese, anno: Italia, 2022

Genere: Drammatico

Regia: Stefano Cipani

Sceneggiatura: Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo

Fotografia: Fabio Cianchetti

Interpreti: Angela Finocchiaro, Sergio Rubini, Claudio Santamaria, Raffaella Rea, Giovanna Mezzogiorno

Musiche: Mario Fanizzi

Produzione: Paco Cinematografica con Rai Cinema e Luce Cinecittà in coproduzione con Agresywna Banda

Distribuzione: 01 Distribution

Durata: 88 min

Data di uscita: 16/03/2023

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

ULTIMI ARTICOLI

joker