Il film di fantascienza del britannico Gareth Edwards arriva in un momento storico in cui l’AI, l’Intelligenza Artificiale, è una controversa e sempre più invasiva presenza; eppure l'AI fa ancora da sfondo al nostro quotidiano e non viene del tutto percepita nel suo immenso potenziale.
The Creator ce la mostra in tutto il suo fulgore, nei suoi risultati catastrofici e meravigliosi, e ci presenta un mondo diviso a metà . L’Occidente è stato ferito perché un errore (?) ha raso al suolo Los Angeles e l’AI è stata messa al bando, mentre per la Nuova Asia l’uso dell’Intelligenza Artificiale presenta grandi possibilità di sviluppo e supremazia. Due blocchi quindi si fronteggiano e la guerra tra uomo e macchina è aperta.
Viene chiamato in azione l’agente delle forze speciali americane, reduce da un lutto familiare, Joshua (John David Washington).Â
La moglie è stata uccisa proprio da una portaerei che aveva il compito di scovare e distruggere tutte le AI. L’uomo dovrà mettersi sulle tracce di Nirmata (in nepalese: Creatore, la mente che ha realizzato ogni IA) per scoprire la sua ultima e più letale creazione, che si rivelerà avere l’aspetto di una bambina (Madeleine Yuna Voyles).Â
Tra un’azione concitata e adrenalinica, in The Creator convogliano il mondo dell’artificiale e quello del sentimento. E cosa può rappresentarli meglio di una macchina potentissima, che ha le sembianze di una tenera bambina ma ne ha anche le pulsioni e le emozioni?
Come già accaduto con Rogue One, della saga di Star Wars, ancora una volta questo film di Edwards unisce i migliori mezzi tecnici ed emotivi a disposizione. Grazie anche a una solida sceneggiatura - scritta in collaborazione con Chris Weitz - pesca a piene mani dalla fantascienza passata e la inserisce in un contesto di attualità , riuscendo a dare vita a un prodotto quasi perfetto, coinvolgente, emozionante, che mette d’accordo pubblico e critica.Â
Il film di Edwards non dice nulla di nuovo rispetto a Blade Runner, il capolavoro di Ridley Scott, crepuscolare, graffiato, decadente, ma aggiorna il messaggio ai nostri tempi emotivi e tecnologici.Â
Certo, The Creator intrattiene, diverte ed apre anche un dibattito etico sull’AI, auspicando raccordo e pacificazione, ma stiamo parlando o no di fantascienza?Â
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La fantascienza non può essere politicamente corretta, piacevole; dovrebbe aprire interrogativi laddove non ce ne sono ancora, spalancare gli occhi dove le palpebre sono chiuse, sconcertare, immaginare, prevedere. Con The Creator abbiamo la visione globale di un problema - che peraltro già stiamo affrontando nella realtà - e al contempo una soluzione, che non nuoce a nessuno, ma piace a tutti.Â
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Ecco forse perché, polemicamente, possiamo affermare che i film di Gareth Edwards sono una garanzia di piacevolezza quanto di dimenticanza: restano nell’occhio e nello stomaco ma non toccano lo spirito, si cancellano facilmente. Per farla breve: The Creator sembra esso stesso un prodotto di AI.
Isaac Asimov nel suo racconto L’ultima domanda, nel 1956, aveva già detto che l’Intelligenza Artificiale si sarebbe inevitabilmente sostituita a Dio. Qualcosa di nuovo?
Genere: fantascienza, azione, thriller
Paese, anno: USA, 2023
Regia: Gareth Edwards
Sceneggiatura: Gareth Edwards, Chris Weitz
Fotografia: Greig Fraser, Oren Soffer
Montaggio: Hank Corwin, Scott Morris, Joe Walker
Interpreti: John David Washington, Gemma Chan, Ken Watanabe, Sturgill Simpson, Allison Janney, Ralph Ineson, Marc Menchaca, Veronica Ngo, Robbie Tann, Michael Esper, Ian Verdun, Mackenzie Lansing, Leanna Chea, Madeleine Yuna Voyles, Amer Chadha-Patel
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Produzione: 20th Century Studios, New Regency Productions, Entertainment One
Durata: 133'
Data di uscita: 28 settembre 2023