photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

CONTENUTI IN EVIDENZA

Godzilla

29/03/2008 12:00

Vito Sugameli

Recensione Film, Godzilla,

Godzilla

Roland Emmerich sempre più catastrofico (nel vero senso della parola)

godzilla01-1620293975.jpeg

Godzilla è un'icona per i giapponesi, non solo per l'imponenza del personaggio ma per ciò che rappresenta. Risposta sci-fi al Progetto Manhattan in sviluppo durante la seconda guerra mondiale, la prima apparizione del mostro cinematografico risale al 1954 nell'omonimo film di Ispiro Honda, esperimento che diede il via libera alla creazione di cloni più o meno riusciti, film di serie B, prodotti amatoriale e spin-off da ogni parte del mondo.


Nel colossal americano firmato da Roland Emmerich (Independence Day, L'alba del giorno dopo), Godzilla nasce perché investito da radiazioni atomiche, come nell'originale. Dove tradisce la tradizione è nel luogo di scontro: Manhattan - vista la sua adattabile planimetria - prende il posto di Tokyo, sulle cui strade avvengono inseguimenti a folli velocità (vergognosamente simili a Jurassic Park di Steven Spielberg), e nei cui palazzi vengono raccontate favolette d'amore, marchiate dalla direzione un po' banalota e frettolosa di Ememrich, qui visibilmente stanco, sia dal punto di vista ludico che cinematografico.


Sia chiaro, gli effetti speciali sono imponenti (per l'epoca) e non lasciano indifferenti: il film scorre veloce grazie a sequenze ricche di azione e distruzione, dove la forza bruta molto spesso batte a tavolino le strategie militari e psicologiche. Lo scontro uomo-mostro si gioca sul piano prettamente fisico, ed ciò che lo rende così piatto e superfluo. Rimangono infatti solo le tonnellate di computer grafica usate per rendere imponente un mostro che nella mitologia orientale dimostra di possedere una sua coscienza, al di là dell'aggressività imposta qui da un plot narrativo inconsistente. Inutile dunque mettere il dito nella piaga: lo script è banale e le performance svogliate degli attori. Roland Emmerich è incapace di rinnovare il mito: nel suo film, Godzilla distrugge tutto, tranne i cliché. Povero di contenuti ma spettacolare, caotico ma noioso: un film insomma che vive di mostruose contraddizioni.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

ULTIMI ARTICOLI

joker