Più del titolo originale, la goffa traduzione italiana mette avanti le mani sul tono e sulla qualità del film stesso. S.O.S. i mostri uccidono ancora è uno dei tanti horror con annesso dibattitino morale (entro quali limiti possa agire la scienza, quanto si possa sacrificare nel nome di essa) dall'ingenuità così spiccata da provocare simpatia. Nell'idea che dà il 'la' alla storia, con un gruppo di scienziati che si reca su un'isola abitata da pochi cristi per trovare la cura al cancro (non uno specifico, tutti.); nei comportamenti assurdi dei già citati abitanti dell'isola, riconducibili più all'insania che al mero attacco di panico collettivo; nella rappresentazione dei mostri stessi, strane creature dal corpo di tartaruga marina con proboscide succhia-ossa (agiranno quasi sempre fuori campo, l'effetto sonoro sarà proprio quello della cannuccia). L'affastellarsi di situazioni sempre meno plausibili (una su tutte: i mostri, dal corpo di tartarughe, sono naturalmente lentissimi nei movimenti: questo non impedisce loro di riuscire a inseguire i personaggi del film, quando non di tendere loro agguati lanciandosi da alberi o salendo sui tetti delle abitazioni!) finisce per significare il film, ad attribuirgli quella simpatia da so bad it's good; peccato che la sceneggiatura, già scema di suo, ecceda sgraziata in tempi morti e dialoghi interminabili che finiscono per rendere ancor meno sopportabili i personaggi, peraltro interpretati eccellentemente da un cast sprecato.