Tim Thomas è un ingegnere aerospaziale, felicemente sposato con una bella casa sulla spiaggia. In sette secondi la sua vita cambia togliendogli tutto ciò che possiede, lasciandogli un profondo senso di vuoto, di frustrazione e di colpa.
Quel momento segna il suo declino, finché un’idea non si fa largo nella sua mente, un pensiero costante, unica opportunità di redenzione. Deve compiere un solo gesto per riconciliarsi con se stesso. Il piano è perfetto, ma ancora una volta, il destino ha altri piani per lui.
Ne ha fatta di strada il giovane Willy di Bel Air, da quel 1989, quando ancora era poco avvezzo alle telecamere, ma già in grado di mostrare una naturalezza ed una disinvoltura notevoli. Bad boys, Indipendence day, Men in black, La leggenda di Bagger Vance, Alì sono una manciata dei numerosi titoli che l’attore ha interpretato da allora, incarnando di volta in volta ruoli sempre differenti. L’incontro con Gabriele Muccino nel 2006 – La ricerca della felicità – oltre a consacrare a livello planetario il regista italiano, ha confermato ai più scettici le doti attoriali dell’attore americano, alle prese con un ruolo quantomeno insolito. Il regista sperava di ripetere gli incassi della fortunatissima esperienza d’oltreoceano con Sette anime – traduzione dall’originale Seven pounds, riferimento shakespeariano del “pound of flesh”, ovvero la libbra di carne che l’ebreo Shylock pretende come estinzione del debito non rispettato.
La regia di Muccino è impegnata, ricca di tensione drammatica, e il feticcio Smith non delude nel ruolo di un uomo frustrato ed in lotta con la vita.
La diegesi narrativa procede per flashback e piani temporali sfasati, lasciando al pubblico il compito di comprendere e completare la trama, fotogramma dopo fotogramma, emozione dopo emozione. L’amore, la morte, il dolore, la paura, sono temi cari al regista, di cui si serve per raccontare la realtà, svelandola. A volte i suoi personaggi si affrancano dalle avversità e dalle sofferenze, emergendo, seppur a fatica, dal vuoto di una vita misera alla ricerca della felicità perduta, o attesa. In altri casi, donare la propria vita è il solo strumento di riappacificazione con il mondo e con se stessi. Un film definito indipendente e distribuito come blockbuster, una vera e propria sfida: film di complessa fruizione a causa della tematica trattata e del genere, riservato a pochi.
Will Smith è intenso, un eroe d’altri tempi, riduttivo definirlo un Romeo moderno, commuove, intenerisce, turba e incanta. Per vivere bene una vita - insegna Smith - ce ne vorrebbero due. Il destino, ladro scaltro ed astuto sa a chi togliere e quando, ma sa al contempo quando restituire e come. Gli strumenti di cui si serve possono essere vari, ma senza l’amore nessun sacrificio adempie allo scopo per cui è stato pensato. Ecco cosa succede quando l’amore fa capolino inaspettatamente in una vita già rassegnata ad aver perso tutto, e a non poter avere più nulla. L’amore può ogni cosa, anche alla fine.
Genere: drammatico, sentimentale
Titolo originale: Seven Pounds
Paese/Anno: USA, 2008
Regia: Gabriele Muccino
Sceneggiatura: Grant Nieporte
Fotografia: Philippe Le Sourd
Montaggio: Hughes Winborne
Interpreti: Andy Milder, Barry Pepper, Bill Smitrovich, Cynthia Rube, Elpidia Carrillo, Gina Hecht, Ivan Angulo, Jack Yang, Joe Nunez, Judyann Elder, Madison Pettis, Michael Ealy, Octavia Spencer, Quintin Kelley, Robinne Lee, Rosario Dawson, Sarah Jane Morris, Tim Kelleher, Will Smith, Woody Harrelson
Colonna sonora: Angelo Milli
Produzione: Columbia Pictures, Escape Artists, Overbrook Entertainment, Relativity Media
Distribuzione: Sony Pictures
Durata: 118'
Data di uscita: 09/01/2009