Settimo film per il fortunatissimo franchise Non Aprite Quella Porta: il capolavoro del 1974 di Tobe Hooper, unanimemente riconosciuto tra i più bei film horror della storia e probabilmente il più riuscito e famoso slasher movie di ogni epoca, ha imposto il personaggio di Leatherface tra i numi tutelari del pantheon degli orrori, accanto agli artigli di Freddie Kruger, al machete di Jason e al coltellaccio di Michael Myers. Come purtroppo spesso accade, la qualità dei sequel va progressivamente scemando di pellicola in pellicola rendendo ogni nuova uscita, materiale esclusivo dei fan più accaniti. A sette anni di distanza dall'ultimo tentativo targato Jonathan Liebesman, John Luessenhop (il regista di Takers) risveglia uno dei più fortunati incubi cinematografici, avvalendosi della tecnologia 3D, diventata ormai un must delle pellicole horror. La vicenda si riallaccia direttamente al finale del film originale di Hooper: dopo la fuga di Sally dalla casa della famiglia Sawyer, un gruppo di cittadini di Newt, nel Texas, assedia la villa e, nonostante i tentativi dello sceriffo di dissuaderli, dà fuoco all'intera abitazione uccidendo tutti. A salvarsi sarà solo una neonata, adottata in gran segreto da una coppia del luogo. Anni dopo, Heather (Alexandra Daddario), la sopravvissuta, ormai maggiorenne, riceve una villa in eredità dalla sua nonna defunta e scopre di essere stata adottata. Decide così di partire per Newt assieme al suo fidanzato Ryan (Tremaine Neverson, negli USA cantante di buon successo con il nickname “Trey Songz”), la sua migliore amica Nikki (Tania Raymonde, nota agli appassionati di serie tv per aver interpretato il personaggio di Alexandra Rousseau nel successo planetario Lost) e il suo nuovo compagno Kenny (Keram Malicki-Sanchez). Alla comitiva si unirà infine l'autostoppista Darryl (Shaun Sipos). La villa è enorme e meravigliosa, ma nei suoi sotterranei si nasconde un pericolo armato di sega elettrica. Luessenhop prova a garantire nuova carne fresca destinata al macello grazie al solito gruppetto di ragazzotte formose e ragazzi palestrati, cercando di far virare il personaggio di Leatherface verso nuovi lidi, facendone una sorta di anti eroe il cui unico obiettivo è difendere la propria stirpe e le sue proprietà dagli invasori. Il colosso mascherato - interpretato da Dan Yeager - si trasforma così in una sorta di giustiziere, pronto a punire chi si è macchiato del massacro della famiglia Sawyer ma anche chi, nel gruppo di protagonisti, tramerà alle spalle di Heather. La trama del film però è di una labilità sconcertante, i personaggi sono quasi tutti inconsistenti se non completamente inutili - in primis i genitori adottivi di Heather e gli assolutamente superflui Darryl e Kenny -, e il 3D, come ormai accade troppo spesso, è lì solo per accrescere l'incasso. Non Aprite Quella Porta 3D sconta soprattutto una pressochè totale mancanza di brivido: il film scorre piatto, senza sussulti e un paio di squartamenti di certo non bastano a placare la sete di sangue di un qualsiasi appassionato di horror movies. Riuscire a sobbalzare sulla poltrona è davvero difficile, molto più facile che vi scappi qualche sbadiglio. I die-hard fans della serie però non potranno che apprezzare la presenza nel cast degli attori delle prime pellicole, da Bill Moseley (qui Drayton Sawyer, interprete di Chop Top Sawyer in Non Aprite Quella Porta - Parte II) a John Dugan (che riprende il suo ruolo di nonno Sawyer), da Marylin Burns - la Sally protagonista del primo film, che qui interpreta Verna Carson, la nonna di Heather - a Gunnar Hansen, il Leatherface originale che qui interpreta Boss Sawyer.