M. Night Shyamalan, dopo aver raggiunto l'apice del successo con l'inquietante horror psicologico Il Sesto Senso, ha sperimentato generi differenti e realizzato prodotti variegati ma poco riusciti. A due anni di distanza dal recente L'ultimo dominatore dell'aria, il regista è tornato dietro la macchina da presa per realizzare un thriller fantascientifico intarsiato di riferimenti alle grandi pellicole di genere. Dopo aver abbandonato la Terra, ormai divenuta inabitabile, gli umani hanno colonizzato la futuristica Nova Prime. Il generale Cypher Raige (Will Smith), per migliorare il loro rapporto, coinvolge il figlio Kitai (Jaden Smith) nella sua ultima missione lavorativa. Durante il viaggio, però, una tempesta di asteroidi danneggia la loro navicella e i due sono costretti ad atterrare sulla Terra. Cypher rimane gravemente ferito e Kitai, unico superstite, deve riuscire ad attraversare i 100 km dell'impervio territorio che lo separano dall'aerofaro, strumento necessario ad indicare ai soccorsi la loro posizione. Terre impervie, molesta vegetazione e belve feroci. Lo scenario terrestre che ospita il piccolo Kitai, semplice "cadetto" lontano dalla promozione di ranger, altro non è che un territorio inospitale di stampo darwiniano in cui domina la legge del più forte. Inizialmente impreparato ad affrontare i fantasmi della mente prima ancora degli evoluti predatori terrestri e della terribile Ursa aliena, il ragazzino è costretto a svolgere un percorso formativo destinato a trasformarlo in un eroe. Guidato da un padre che osserva tutti i suoi movimenti e che lo avverte degli imminenti pericoli, Kitai si rivela un avatar computerizzato di derivazione videoludica. Intenzionato a dimostrare il proprio valore al padre prima ancora che a se stesso, il ragazzino sfida le mostruose creature del territorio anche a costo di perdere la propria vita. Grazie alla patinata fotografia di Peter Suschitzky (A history of violence) studiata in ogni dettaglio, il regista realizza primi piani esasperati sui volti dei protagonisti che, supportati dalla musica di James Newton Howard, riflettono la loro estrema solitudine. Will Smith, forte della sua apocalittica performance in Io sono leggenda, passa il testimone al figlio Jaden che, dopo Karate Kid, riesce a calarsi in modo convincente in un nuovo personaggio. Nonostante una sceneggiatura (troppo) poco originale, After Earth si delinea come un romanzo di formazione cinematografico che accompagna, passo dopo passo, la trasformazione di un bambino impulsivo e incosciente in un ragazzo maturo e coraggioso.