Sono passati appena quattro anni dalla pubblicazione de I Guardiani della Galassia, fumetto Marvel firmato da Dan Abnett e Andy Lannin, ispirato alla serie Super Heroes del 1969. Il fascino accattivante dei suoi protagonisti ha fatto rapidamente il giro del mondo, tanto che la Walt Disney Pictures se ne è accaparrata i diritti per distribuirne una spumeggiante trasposizione cinematografica. Il produttore Kevin Feige (X-Men) ha affidato la regia della pellicola alle mani esperte di James Gunn, cineasta eccentrico e sarcastico in grado di ornare un universo prettamente sci-fi con tinte insolitamente ultrapop.
Terra, 1988. Peter Quinn (Chris Pratt) è un ragazzino timido e introverso che soffre silenziosamente per la morte della madre. Mentre ascolta la sua canzone preferita sul walkman del padre, viene rapito dai Ravagers, una gang di pirati spaziali che lo addestra a diventare un ladro professionista. 26 anni dopo, divenuto un abile rigattiere e acquisito il soprannome di Star Lord, Peter viene incaricato di recuperare un prezioso oggetto perduto. Ostacolato dall’avatariana Gamora (Zoe Saldana), dal procione mutante Rocket (Bradley Cooper) e dal suo compagno Groot (Vin Diesel), i ragazzi vengono catturati dalla polizia locale e rinchiusi in una prigione di massima sicurezza. Quando anche Drax il distruttore (David Bautista) manifesta l’intenzione di sconfiggere il perfido Ronan (Lee Pace), questi decidono di fuggire e allearsi per proteggere l’intera galassia dalla distruzione.
Tra balle spaziali, fughe intergalattiche e viaggi nel tempo si dipanano le avventure di Star Lord, giovane egocentrico e arrivista che oltrepassa i confini cosmici per impossessarsi di oggetti rari da rivendere a bizzarri collezionisti miliardari. Entrando in contatto con una sfera capace di distruggere l’intero universo, il protagonista dovrà mettere da parte il proprio orgoglio personale e accettare sia il gioco di squadra che il giudizio dei membri del suo gruppo. Scegliendo di realizzare una sceneggiatura altalenante piena di riferimenti colti e vintage, gli autori Gunn e Nicole Perlman (Thor) cercano di catturare l’attenzione di un pubblico variegato e polimorfo sin dai primi fotogrammi. Ecco allora parodie di classici prodotti anni '80 – da Footloose a Guerre Stellari, passando per Indiana Jones e Incontri ravvicinati del terzo tipo - che fondono fantascienza, avventura, comicità e portano il target Marvel a raggiungere limiti pericolosamente estremi. Guardiani della Galassia non solo non scade mai nel banale sposando, invece, un sarcasmo audace e sfrenato - con un universo dichiaratamente troma - ma finisce per rivelarsi una pellicola moderna, intraprendente e innovativa che alterna stroboscopici movimenti di macchina a rallenti amplificati e barocchi.