Un ragazzo di Milano passa l’infanzia negli Usa grazie al lavoro di suo padre, art director di Walt Disney: è Marco Mazzoli. Quando i genitori si separano, torna in Italia dove trascorre l'adolescenza sotto la guida non troppo severa del padre, in compagnia dell'onnipresente radio. Matura così il sogno di diventare un grande speaker. Ma la vita del dj non è fatta soltanto di donne, divertimento e discoteche: come dimostra la gavetta intrapresa, ci sono anche degli oneri da rispettare. Appena ventenne, Marco comincia a farsi spazio tra le radio locali per poi arrivare a lavorare per Claudio Cecchetto. Così, tra intralci e peripezie, Mazzoli arriverà a creare il programma radiofonico più ascoltato d’Italia: “Lo Zoo di 105”. On air – Storia di un successo è il film tratto dal libro "Radiografia di un DJ che non piace", scritto da Marco Mazzoli con Davide Simon Mazzoli, che ha curato anche la regia della pellicola. Il ritratto del dj più irriverente d’Italia è affidato alla penna di un ghost writer, che durante il girato perseguita Mazzoli alla ricerca di materiale e informazioni. Marco Mazzoli aveva un sogno e l’ha trasformato in realtà: la sua realtà, la sua carriera. On air – Storia di un successo è una vera e propria “odissea del trash”, capace di generare l’empatia giusta col pubblico anche quando nell'occhio del ciclone ci sono i rivali del dj o i suoi momenti più neri. Il film riunisce un insieme di maschere in una narrazione corale e mette in scena il lato più dissacrante e controverso del mestiere. Basta un microfono per sentirsi al centro del mondo: una posizione che Mazzoli ha difeso con le unghie e con i denti, anche quando il suo programma radiofonico veniva definito inadatto o inutile. Soprattutto i seguaci dello Zoo di 105 saranno soddisfatti del ritratto del loro idolo: del resto i fan dello show radiofonico, come ha ribadito più volte il suo guardiano e fondatore, non sono semplici ascoltatori ma una vera e propria famiglia. On air – Storia di un successo si rivolge praticamente esclusivamente a loro, generando un ritratto mitico (decisamente fuori scala) del loro idolo. Quello che soprattutto il film sottolinea è la follia del format e del suo ideatore. La follia del portare in radio la volgarità quotidiana e gli istinti più bassi, per farne un vanto e trasformarle in sorrisi, molto tiepidi. La follia d’esser convinti, nonostante le critiche, di seguire la strada giusta. Medusa Film porta sugli schermi un’opera corale – nel cast troviamo attori come Katy Saunders e Giancarlo Giannini – che racconta un prodotto che, volente o nolente, ha rivoluzionato i linguaggi del mezzo radiofonico alla radice. I pensieri e le follie di Mazzoli, allora, si fanno protagonisti anche sullo schermo, unendo la diretta e il quotidiano; un collante che coniuga il dietro le quinte col vero e proprio ciak. L'ostinazione per i dettagli più imperfetti, del dj che ha trasformato il torpiloquio radiofonico in show.