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L'apparizione

17/09/2018 11:00

Marcello Perucca

Recensione Film,

L'apparizione

Xavier Giannoli porta al cinema un tema impegnativo: quello del rapporto tra fede e religione

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L'apparizione, nuovo film del cineasta francese Xavier Giannoli, porta al cinema un tema impegnativo: quello del rapporto tra fede e religione. Lo fa attraverso la figura di Jacques, un intenso Vincent Lindon, reporter di guerra di ritorno in patria dal fronte siriano, dove ha visto morire in un attentato il proprio collega e amico fotografo. Jacques, che stenta a riprendersi fisicamente e psicologicamente dal tragico evento, riceve una strana telefonata che lo invita a recarsi in Vaticano. Gli verrà richiesta la disponibilità a far parte di una commissione incaricata di svolgere un’inchiesta canonica, allo scopo di indagare circa alcune, presunte, apparizioni della Madonna a un’adolescente che vive in un paesino montano nel sud-est francese. Perplesso ma, allo stesso tempo, incuriosito, Jacques si recherà sul posto, entrando in contatto con una realtà che nel frattempo ha assunto dimensioni imponenti, con migliaia di pellegrini adoranti in visita al luogo dell’apparizione. E un parroco, non si sa se in buona o in malafede, interessato a far sì che il paese divenga un importante luogo di pellegrinaggio. Indagando per cercare di capire quanto di vero possa esserci nei fatti avvenuti e valutare lo stato mentale e psicologico di Anna, la giovane, Jacques, piuttosto scettico in merito alla veridicità dei fatti, riuscirà a stabilire un contatto con la ragazza, instaurando con lei, seppur con notevoli difficoltà, un dialogo. Nel frattempo le indagini permetteranno al reporter di venire a conoscenza di alcuni aspetti ambigui e poco chiari del passato della giovane che, se da un lato lo porteranno a dubitare sempre più circa le apparizioni, dall’altro faranno sprofondare Jacques e Anna in una profonda crisi interiore che si risolverà tragicamente.


L'apparizione, come dichiarato dallo stesso regista, nasce dal desiderio di indagare su fatti controversi che da secoli caratterizzano la storia della Chiesa: è un film in bilico fra l’indagine religiosa - che porta Jacques, agnostico ma senza pregiudizi, a voler capire effettivamente se e come le apparizioni della Vergine Maria siano reali o frutto di mistificazione - e il thriller che, soprattutto nella seconda parte, emerge prepotente coinvolgendo i due protagonisti principali fisicamente e, soprattutto, emotivamente. Sacro e profano, quindi. Un’ambivalenza che, per come è gestita nel film, genera perplessità: un intrigo confuso che Giannoli non riesce a gestire completamente, facendoselo un po’ sfuggire di mano.


Al di là di questo, L'apparizione resta un film assai interessante, soprattutto per i temi che affronta e che riportano alla mente Lourdes, la bellissima pellicola del 2009 di Jessica Hausner sul mistero e le controversie legate alle guarigioni miracolose che avvengono in quel luogo sacro. Ne L'apparizione, al di là della risoluzione del thriller, non ci sono risposte certe per le domande poste sulla effettiva natura delle apparizioni. Sono reali o frutto di visioni di una mente malata? Fanno parte di un piano per fare del villaggio francese – e di Anna – una fonte di business e arricchimento personale?


Non possono esserci responsi e, d’altra parte, la stessa Chiesa non ha mai realmente fornito risposte chiare e definitive su molti dei casi di apparizioni mariane avvenuti. Semplicemente alcuni, i più famosi, da Lourdes a Medjugorje, da Fatima ad alcuni altri meno noti, sono stati “autenticati” dal Vaticano. Per contro numerosi scritti, a partire da I falsari di Dio di Joachim Bouflet – che viene citato nella pellicola di Giannoli – smascherano, con dati inoppugnabili, l’impostura che si cela dietro molte, cosiddette, “apparizioni”. Un film da vedere quindi, anche se imperfetto. Nobilitato da una prova attoriale notevole da parte di Vincent Lindon e della giovane Galatea Bellugi, bellissima e mistica interprete di Anna, travolta e, al contempo, completamente assorbita dal proprio ruolo. Resta l’immagine del salvataggio di Anna da parte di un eli-soccorso. Imbragata e agganciata all’elicottero volerà in cielo, giovane angelo moderno, vergine adorata e, probabilmente, usata.


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