La storia della Secessione Viennese, raccontata tramite le vite dei suoi protagonisti Klimt e Schiele. Prima della disgregazione dell'impero austro-ungarico nel 1918, un gruppo di giovani artisti lotta per la loro libertà di espressione e di visione del mondo, così contemporanea e moderna. Nello stesso momento anche le donne rivendicano la loro indipendenza e Freud scopre la potenza della psiche e del suo subconscio. Sono gli anni che creano le fondamenta del mondo moderno come lo vediamo a oggi. In sala dal 22 al 24 ottobre, per il ciclo La Grande Arte al Cinema, il documentario vuole trasportarci nella Vienna di inizio secolo. Una città ricca di fermento creativo e nuove scoperte, che resero possibile l'avvicinarsi di scienze a arti, in un'unica arte. Passeggiando nei principali musei viennesi, come l'Albertina, il Belvedere, il Kunsthistoriches Museum e il Museum Leopold, la pellicola ci porta all'interno delle vite dei principali rappresentanti dell'epoca. Ai quali da voce Lorenzo Richelmy, che ha la stessa età di Schiele al tempo della sua morte nel 1918. Da sempre il pittore dello scandalo, Schiele viene analizzato dai massimi esperti in maniera inedita e puntuale. L'erotismo che avvampa nei suoi olii e nei suoi disegni, l'aura di sofferenza che lo accompagna dalla morte del padre. Solo dai componenti della Secessione, e in particolar modo da Gustav Klimt, viene compreso. Lo stesso Klimt, padre del movimento e solitario casanova di quasi tutte le sue avvenenti modelle, che lo raggiungevano nella sua casa isolata pur di essere ritratte da lui. L'erotismo è il filo principale della storia: i nudi di Schiele, le donne languide e determinate di Klimt, che si mettono a nudo pur di determinare la loro indipendenza. È proprio in questo periodo che le donne cominciano a sentire la necessità di trovare un loro posto nel mondo, ed è proprio in salotti come quello di Berta Zucherkandl che gli artisti si ritrovano e incontrano le proprie modelle, luogo ameno dove poter parlare senza censure di sessualità e cultura. Le donne cominciano inoltre a conoscere il proprio corpo, ed proprio in questo momento che la fotografa Dora Kallmus otterà maggiore successo, con la sua capacità di permettere alle donne di piacersi, dandole ciò che cercano in senso estetico. Ma la più grande scoperta sono gli studi di Freud sul subconscio e la pubblicazione: esce nel 1900 l'Interpretazione dei sogni. Nello stesso periodo arriva un altro caposaldo della psicanalisi, Traumnovelle (Doppio Sogno) di Schnitzler, dal quale Kubrick trarrà il suo ultimo film Eyes Wide Shut. Sogni e sessualità divengono elementi basilari per capire l'uomo e le sue necessità. Realizzato per il centenario della morte dei due artisti, Klimt & Schiele - Eros e Psiche riesce a incuriosire anche i più appassionati di Secessione Viennese. Le interviste a veri esperti del settore - dal nobel per la medicina Eric Kandel, agli storici dell'arte Alfred Weidinger e Jane Kallir - ci permetteranno di comprendere come mai i quadri degli artisti dell'epoca riescano a essere ancora così contemporaenei e a parlarci e emozionare. Ancora una volta, il neo è il tipico voice over: una pratica che continua a resistere nei documentari, ma che è motivo di fastidio per lo spettatore che vorrebbe seguire le parole dell'esperto. In questi casi sarebbe meglio, per avere una visione più piacevole, attuare dei semplici sottotitoli per non “parlare sopra” agli esperti che ci illuminano con le loro osservazioni.