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MIA Market: i network italiani puntano sulle serie tv internazionali

24/10/2017 16:16

Angela De Angelis

News,

Al Mercato internazionale dell’audiovisivo, dal 19 al 23 ottobre, le principali case di produzione del paese hanno presentato i loro ultimi progetti

Al bMIA Market/b di Roma (Mercato internazionale audiovisivo), svoltosi nella capitale dal 19 al 23 ottobre, le principali case di produzione del paese hanno presentato i loro ultimi lavori a un audience internazionale. Il MIA cresce di volta in volta, quest'anno con più di 1800 ospiti focalizzati su come espandere il panorama della tv italiana a livello internazionale.


Quello che è emerso è il sorprendente numero di nuove produzioni italiane che verrà girato in inglese. Dopo i successi dello scorso anno di The Young Pope e Medici: Masters of Florence, molte compagnie sono determinate a trovare nuove storie italiane con un appeal internazionale.


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Dopo aver tracciato la via lo scorso anno con The Young Pope, Sky conta di riprovarci con The New Pope, Zero Zero Zero e Django. La produzione del nuovo capitolo vaticano di Paolo Sorrentino, The New Pope, comincerà nel 2018: ancora una collaborazione di Sky e HBO.


Zero Zero Zero, invece, è l’adattamento del bestseller di Roberto Saviano: la storia segue un carico di cocaina dalla sua produzione in Messico sino alla distribuzione in Europa, attraverso gli occhi degli attori principali del commercio di droga.


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La produzione è di Cattleya con bSky Italia/b e Canal Plus. La serie di 8 episodi sarà girata attraverso 4 continenti. La lingua principale sarà anche qui l'inglese, alternata a spagnolo, francese, arabo. Le riprese cominceranno in marzo. Sempre Sky produrrà con Cattleya e Oliver Bibas di Atlantique Productions, anche Django, scritta da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. La serie riscriverà l'universo del classico di Sergio Corbucci con Franco Nero.


«Sono convinto che una delle chiavi di forza degli show europei sia la loro credibilità. Per questo scegliamo la lingua in base a quello che succederebbe nella realtà»: parola di Andrea Scrosati, produttore esecutivo di Sky Italia, che fa notare come anche nel caso di The Young Pope fosse naturale che solo per il personaggio principale, l'americano bLenny Belardo/b, parlasse inglese.


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«La stessa cosa accade con Gomorra – La serie: la saga è girata in stretto dialetto napoletano con sottotitoli, quella è una componente chiave della credibilità di quella serie». E continua ancora Scrosati: « Ovviamente gli show girati in inglese hanno potenzialmente un appeal maggiore sul mercato internazionale, ma questo non è il motivo per cui scegliamo queste storie. La ragione è che sono storie diverse, in cui possiamo alzare il livello del talento di chi lavora con noi».


Anche la Lux Vide sta sviluppando 6 progetti per il mercato internazionale, incluso uno sull'impero romano. Un altro titolo interessante è The devils, drama sul dietro le quinte del mondo dell’alta finanza: girato prevalentemente in lingua inglese, nel Regno Unito, sarà ambientato nel 2012, in piena crisi europea.


Già in produzione, inoltre, la seconda stagione di Medici: Masters of Florence, creata da Nicholas Meyer e Frank Spotnitz per la Rai. La prima stagione è disponibile per il mercato usa su bNetflix/b. Lo show, girato in Toscana, racconta il Rinascimento attraverso gli occhi di Lorenzo il Magnifico, che guidò quella che oggi definiremmo una “rock revolution”, dove la gioventù combatteva per sconfiggere l'ordine del vecchio mondo.


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La seconda stagione è ambientata 20 anni dopo: tra i protagonisti sempre Daniel Sharman, Sean Bean, Bradley James, Alessandra Mastronardi e Raoul Bova. «L’Italia è un paese meraviglioso con una cultura incredibilmente ricca. Non è stata promossa a dovere nel resto del mondo, negli ultimi tempi», dice Spotnitz sul rinnovato interesse per le storie italiane.


Luca Bernabei, ceo di Lux Vide aggiunge : «Siamo affamati di portare i nostri prodotti in giro per tutto il mondo. Sono stufo di essere associato alla solita immagine di pizza, mafia e mandolino».


Tra le altre novità di taglio internazionale in arrivo c’è anche My brilliant friend, produzione Rai e bHBO/b sul primo adattamento dei romanzi di bElena Ferrante/b: la serie, prodotta da Fandango e Wildsideper, sarà diretta da Saverio Costanzo.


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A giudicare dal fronte MIA, inoltre, nella tv italiana la popolarità della mafia non scemerà presto. Cattleya ha presentato la terza stagione di Gomorra – La serie e annunciato che il Sundance Channel, che già si è aggiudicato le prime due, porterà anche la season 3 sul mercato americano.


Sempre Cattleya, che produce la nuova serie noir sulla mafia romana Suburra – La serie, attualmente in streaming su Netflix, sta già lavorando alla seconda stagione. Per finire, la Cross Production ci presenta The Hunter, che racconta la vera drammatica storia del sostituto procuratore Alfonso Sabella che sfidò i boss siciliani negli anni ‘90.


Fonte: {a href= http://www.hollywoodreporter.com/news/rome-mia-why-italian-networks-are-betting-english-language-series-1051154}The Hollywood Reporter{/a}


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