Da un'idea, assurda quanto geniale, Tom Six realizza un cult del cinema estremo: i tre film di The Human Centipede
Il primo film di quella che sarebbe diventata la trilogia di The Human Centipede arriva, del tutto inaspettatamente, in coda alla dilagante mania degli horror violenti inaugurata a inizio 2000 dalle saghe di Hostel e Saw. Film basati su presupposti narrativi pericolosi e verosimili: maniaci assassini, spietati macellai, esecuzioni sommarie. Tutta roba in grado di incutere paura e di sussurrare all’orecchio dello spettatore “potrebbe succedere anche a te”.
Di contro a questa tendenza, invece, The Human Centipede poggia su un presupposto abbastanza lontano dalla verosimiglianza (almeno all’apparenza, poi ci torniamo) ovvero unire orifizi anali e bocche di tre, dodici, centinaia di persone per creare un unico apparato digerente e dare vita così al centipede umano del titolo. Dietro questa bizzarra idea vi è Tom Six: filmmaker olandese che, insieme alla sorella Ilona, fonda nel 2002 la propria casa di produzione, la Six Entertainment Company.
Chi è Tom Six, la mente di The Human Centipede
Prima di approdare a The Human Centipede, Tom Six realizza da regista, produttore e sceneggiatore tre film di diverso genere, lontanissimi dal cult che lo avrebbe reso famoso: la commedia Gay in Amsterdam, il film per bambini Honeyz e I love Dries, dramedy dai risvolti noir.
L’idea per The Human Centipede viene a Tom Six una sera, mentre stava guardando il telegiornale con alcuni amici: sentita la notizia dell’arresto di un pedofilo, qualcuno dei presenti fa una battuta sul fatto che una punizione esemplare per quel tipo di crimine sarebbe stata attaccare la bocca del delinquente all’ano di un altro tizio. Tutti si fanno una risata dal retrogusto disgustoso e la serata continua.
Solo in un secondo momento questa idea diventa una specie di ossessione per Six, che inizia a trasformarla in sceneggiatura, nel tentativo di sviluppare una storia coerente.
La nascita del Centipede Umano
Per la stesura dello script del film, Tom Six si avvale della consulenza di diversi chirurghi: è infatti suo desiderio mettere in scena, nel modo più realistico possibile, il centipede umano. Al punto che la tagline del film recita orgogliosa “100% Medically Accurate”, arrivando persino a sfidare il pubblico nel dimostrare il contrario. Ebbene, qualche smentita c’è stata, ma il dibattito è ancora acceso a distanza di più di un decennio: segno che Six ha centrato il proprio obiettivo!
Portare sullo schermo una storia così bizzarra ed eccessiva non è facile. Attraverso la sua casa di produzione, Six cerca di raccogliere il denaro necessario, ma in un’intervista rilasciata alla BBC, il regista racconta che quando si trovò a descrivere il film agli investitori preferì restare molto vago: «Abbiamo detto loro che volevamo fare qualcosa d’internazionale, un horror e che parlava di un chirurgo pazzo, ma abbiamo lasciato fuori i dettagli altrimenti non ci avrebbero mai dato i soldi».
Il film si imprime nell’immaginario comune e viene citato un po’ ovunque: nelle canzoni («Con tutti 'sti leccaculo sembra di stare in fila a un centipede umano» oppure «Or you can fuckin' kiss my ass, Human Centipede»), nei film (Deadpool 2) e nei programmi tv (Chicago Fire, I Griffin), fino a raggiungere l’apice della glorificazione nell’episodio 15x01 di South Park – HUMANCENTiPAD - con Steve Jobs nella parte del mad doctor e Kyle tra le vittime. Il tutto per soddisfare un perverso capriccio di Eric Cartman. Con il senno di poi, l’idea di Six si è dimostrata vincente.