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Essere al chiaro di Luna, la recensione del corto di Stephanie Beatrice Genova in concorso al Muciara Short Fi

03/05/2021 14:00

Emanuela Di Matteo

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Essere al chiaro di Luna, la recensione del corto di Stephanie Beatrice Genova in concorso al Muciara Short Film Festival

Le nostre recensioni dei cortometraggi in concorso al Muciara Short Film Festival: Essere al chiaro di Luna di Stephanie Beatrice Genova

Le nostre recensioni dei cortometraggi in concorso al Muciara Short Film Festival: Essere al chiaro di Luna di Stephanie Beatrice Genova

Essere al chiaro di Luna (Being "Under the Moonlight") è il cortometraggio di Stephanie Beatrice Genova presentato in Concorso al Muciara Short Film Festival 2021. Ettore è un giovane uomo la cui provenienza appare chiara fin da subito: infatti, mentre si inoltra tra strade rurali, sempre più lontane dalla città e dalla “civiltà”, con un gesto impaziente si sfila i guanti e la mascherina chirurgica. Per coloro che stanno vivendo le risoluzioni e le costrizioni a cui ha portato la pandemia da Covid-19, la sua irrequietezza e il suo bisogno di libertà non necessitano di ulteriori spiegazioni.

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Camminando nella direzione di antiche rovine, finalmente solo, Ettore può tornare a essere se stesso. Non un cittadino rispettoso delle regole nè un potenziale malato: semplicemente quello che è. Un attore, certo, ma del resto non lo siamo tutti nel momento in cui veniamo privati della libertà?

Un cane dall'aspetto selvaggio attira la sua attenzione e poi scompare. Si tratta di quella parte selvaggia e libera che sta sempre più prendendo piede dentro di sé. Infatti, in questo luogo remoto, isolato, sul quale dominano le antiche rovine di un castello, l'uomo si spoglia – letteralmente – di qualsiasi abito e perfino del suo viso, sostituendolo con una maschera da tragedia/commedia greca. Sorridere o dolersi?

Soprattutto, è il momento di arrabbiarsi. In un luogo senza una connotazione storica e temporale, l'attore ritrova io suo vero Io: indossando il costume di scena, può svelarsi e gridare la verità della propria disperazione e ira.

I versi del Prometeo Incatenato di Eschilo riecheggiano per la valli solitarie al tramonto: un uomo è stato punito dagli dei con la prigionia, per aver cercato di liberare gli altri uomini; privato di tutto, è costretto a subire la tortura di un'aquila che gli rode giorno e notte il fegato.

 

«Bisogna accettare la sorte che ci è stata assegnata, della mia io non posso né tacere né parlare. Per il fuoco rubato pago il fio inchiodato a catene a cielo aperto. Zeus, Zeus, Zeus!» grida l'uomo a squarciagola, rivolto a un cielo muto, diventato ormai voce e vendetta di tutti gli uomini. «Soffro il male presente e quello che mi aspetta! Perchè non so se mai potrà passare la fine di queste sofferenze».

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La regista Stephanie Beatrice Genova è anche attrice, a sua volta, danzatrice e coreografa. Mette tutte le sue arti al servizio di questo breve film che, attraverso immagini raffinate, simbolismi e parole tragiche, porta in scena il dramma più antico e più attuale dell'uomo: il desiderio di ribellarsi al destino, di poter gridare tutto il dolore per l'Ingiustizia che subisce e di poter tornare a essere una sola cosa con la natura che lo circonda. A trarre forza dalla Natura. Il chiaro di Luna che dà il titolo al cortometraggio è il solo testimone di questa trasformazione. Come lo siamo noi, spettatori di una finzione nella quale ognuno si può riconoscere.

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Genere: drammatico

Paese, Anno: Italia, 2020

Regia: Stephanie Beatrice Genova

Sceneggiatura: Stephanie Beatrice Genova

Fotografia: Rosario Neri

Interpreti: Luciano Falletta

Produzione: Scuola Cinema Sud

Durata: 12 min

Muciara Short Film Festival: perchè le recensioni

 

Lo scopo del Muciara Short Film Festival è promuovere la forma espressiva e artistica del cortometraggio di autori e case di produzione indipendenti. Possono partecipare al Concorso opere realizzate in Italia e all’estero, purché sottotitolate in italiano o inglese. L'iscrizione al festival deve essere completata esclusivamente online sulla piattaforma Filmfreeway secondo le modalità riportate nel regolamento ufficiale del contest.

 

Il Festival è suddiviso in due Sezioni, in Concorso​ e fuori Concorso. Gli autori e le autrici possono altresì iscriversi in Concorso con recensione: questa dà diritto a una pubblicazione, in forma di recensione, inerente al corto in oggetto. La pubblicazione appare su Silenzioinsala.com, realizzata a cura della redazione. Attenzione, però: la recensione è indipendente, soggettiva e in alcun modo legata all'insindacabile giudizio della Giuria sulla scelta dei cortometraggi finalisti e premiati. Non esiste quindi nessuna correlazione tra il giudizio dell'autore/autrice della recensione e la valutazione della Giuria. 

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