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Caciotto, la recensione del corto di Alessio Melia in concorso al Muciara Short Film Festival

05/05/2021 14:55

Emanuela Di Matteo

Corti, Muciara Short Film Festival, cortometraggio, Muciara SFF21, Alessio Melia,

Caciotto, la recensione del corto di Alessio Melia in concorso al Muciara Short Film Festival

Le nostre recensioni dei cortometraggi in concorso al Muciara Short Film Festival: Caciotto di Alessio Melia

Le nostre recensioni dei cortometraggi in concorso al Muciara Short Film Festival: Caciotto di Alessio Melia

Caciotto è il cortometraggio di Alessio Melia presentato in Concorso al Muciara Short Film Festival 2021. È con grande tenerezza e semplicità – almeno apparenti - che il giovane regista palermitano ci racconta un pezzo della sua vita. A partire dalla prima bellissima e silenziosa inquadratura di una scala dalla pianta quadrata, ma a chiocciola, come nei palazzi di passata architettura, che simbolicamente separa e unisce nello sguardo un ragazzino e sua nonna. Lui è ancora in basso, lei già in cima e si guardano, si aspettano.

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Il loro affetto passa attraverso la condivisione amorevole, calma e cadenzata di un quotidiano fatto di ritmi lenti: la spesa al mercato, la contemplazione di panorami campestri e assolati, la ricerca di un tovagliolo - il migliore - per non farti sporcare, i piatti genuini e squisiti preparati in casa con sapienza, la tv guardata pigramente l'uno accanto all'altra.

Il nipotino, che prima è un bambino e poi un ragazzo, in un gioco di sovrapposizioni tra realtà e sogno, sa di essere totalmente e completamente amato, come solo una nonna può fare. Senza corse, senza responsabilità, senza impegni, con la consapevolezza che ogni minuto, ogni attimo trascorso insieme è un dono. Un nonno non deve governare, ma essere di aiuto, non arringare ma saper ascoltare, talvolta facendo da parafulmine ai problemi familiari, una valvola di sfogo alla quale si uniscono però i dolori e spesso le solitudini di tutta la propria vita.

Nel luogo dei nonni le regole sono diverse da quelle di casa propria e il tempo si ferma, è un non-tempo: l'ozio, la noia, l'attesa, la cura.

 

L'amore passa attraverso ogni piccolo gesto di tenerezza e poi si svela straripante nel nomignolo, quello che ogni nonna o nonno donano al proprio nipote prediletto. Qui avviene la riappacificazione con ciò che non è stato, con i sensi di colpa: il momento del perdono, reciproco.

 

Quanto può essere grande l'amore di una nonna? Il regista lo sa. Non c'è bisogno di parole, bastano due mani che si stringono. Di fronte a un bene così assoluto, non ci sono errori che tengano, tutto viene perdonato, perchè aleggia quel sentimento immenso e impalpabile. Lieve come un bacio sulla fronte e tenero come Caciotto, che ha la consapevolezza della caducità e brevità della vita da una parte, l'innocenza dell'eternità infantile dall'altra.

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In Caciotto Alessio Melia dà prova di padronanza dei mezzi registici e soprattutto di grande sensibilità, regalandoci un omaggio molto personale a una figura amata del proprio album di famiglia. Così facendo, ci permette di sovrapporre a quella foto l'immagine della propria nonna, del proprio caro, avuto, goduto, perso, lontano o forse solo sognato. Perchè la vita corre e niente la ferma, neppure l'amore. Questo piccolo film è un dono di tenerezza, un istante breve come un incontro impossibile che può avvenire solo in sogno, o nel sogno che è il cinema.

 

Fin dalla storia delle storie abbiamo imparato a provare pietà per Ulisse quando, disceso nel mondo ultraterreno, vorrebbe solo riabbracciare sua madre, che per tre volte diventa nebbia tra le sua mani, e così la proviamo per noi stessi. Alla fine, tutto viene perdonato.

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Genere: drammatico

Paese, Anno: Italia, 2021

Regia: Alessio Melia

Sceneggiatura: Alessio Melia, Chiara Tomasello

Fotografia: Alessio Melia

Interpreti: Lorenzo Cucchiara, Rosaria Mascelaro, Alessio Melia

Durata: 18 min

Muciara Short Film Festival: perchè le recensioni
 

Lo scopo del Muciara Short Film Festival è promuovere la forma espressiva e artistica del cortometraggio di autori e case di produzione indipendenti. Possono partecipare al Concorso opere realizzate in Italia e all’estero, purché sottotitolate in italiano o inglese. L'iscrizione al festival deve essere completata esclusivamente online sulla piattaforma Filmfreeway secondo le modalità riportate nel regolamento ufficiale del contest.

 

Il Festival è suddiviso in due Sezioni: in Concorso e fuori Concorso. Gli autori e le autrici possono altresì iscriversi in Concorso con recensione: questa dà diritto a una pubblicazione, in forma di recensione, inerente al corto in oggetto. La pubblicazione appare su Silenzioinsala.com, realizzata a cura della redazione. Attenzione, però: la recensione è indipendente, soggettiva e in alcun modo legata all'insindacabile giudizio della Giuria sulla scelta dei cortometraggi finalisti e premiati. Non esiste quindi nessuna correlazione tra il giudizio dell'autore/autrice della recensione e la valutazione della Giuria. 

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