Il regista di Shall we dance? in un film italiano prodotto da Sky, che sbarca anche in sala con una confezione da telefilm già datato: pronti al peggio. Così la sequenza iniziale di Security di Peter Chelsom, con la panoramica sulla spiaggia e la voce fuori campo a introdurre la storia, sembra far sperare nel film visto mille volte, ma passabile. Attacco muccinesco, musiche comprese, ancor prima dell’arrivo di Muccino (Silvio), ma l’estate finisce lì e cominciano i guai.
Roberto Santini ha in mano la sorveglianza e la sicurezza di Forte dei Marmi. La (quasi ex) moglie è candidata sindaco della città, mentre la figlia adolescente ha una relazione segreta con un suo professore.
Quando una delle telecamere riprende una ragazza coperta di lividi, il padre sembra il colpevole più ovvio ma Roberto inizia una turbinosa indagine, che coinvolgendo i suoi affetti, svelerà buoni e cattivi della ricca città di mare.
Tratto dal romanzo di Stephen Amidon, l’autore de Il capitale umano, Security evoca le atmosfere del film di Paolo Virzì: ma se già in quel lavoro qualcosa non funzionava, qui il disastro è completo e la distanza tra i due si rivela abissale. Tutti complici: da Amidon, le cui storie evidentemente al cinema non funzionano (neanche in veste di sceneggiatore per Elle & John, ancora di Virzì, aveva brillato granchè), al regista Chelsom, che dall’America viene in Italia (Gabriele Muccino, nel percorso inverso, aveva fatto decisamente meglio) per pasticciare tutto.
Ci si mette anche Muccino (Silvio), che per il suo ritorno mette mano pure lui alla sceneggiatura, ritagliando al suo personaggio una parte sproporzionata: ex scrittore di successo, ormai professore frustrato, bevitore e seduttore delle proprie allieve. La pillola di Viagra, l’amore davanti al caminetto, qualche chiappa al vento. Telecamere ovunque che ci mostrano tutto, e ciò nonostante non si capisce niente. Tanto che quando arriva il finale, involontariamente comico, viene il dubbio di essere su Scherzi a parte.
Personaggi e situazioni slegati fra loro, dialoghi imbarazzanti, recitazione spesso insopportabile: un Tommaso Ragno sopra le righe, un Fabrizio Bentivoglio sprecato, un Silvio Muccino caricatura di se stesso. Quanto agli altri vanno bene in una fiction, ma perché uno ha finito i corsi di dizione, un altro ha l’accento della Versilia, un terzo la calata romanesca? Wikipedia lo accredita come film per la televisione, e non sbaglia: su Sky e NowTv dal 7 giugno. Ma in sala anche no, dai.
Genere: thriller
Paese, anno: Italia, 2021
Regia: Peter Chelsom
Sceneggiatura: Peter Chelsom, Silvio Muccino, Michele Pellegrini, Amina Grenci, Tinker Lindsay
Fotografia: Mauro Fiore
Montaggio: Cristiano Travaglioli
Interpreti: Marco D'Amore, Maya Sansa, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bilello, Silvio Muccino, Tommaso Ragno, Ludovica Martino, Giulio Pranno, Beatrice Grannò, Antonio Zavatteri
Musiche: Andrea FarriProduzione: Vision Distribution, Indiana Production
Distribuzione: Vision Distribution
Uscita: 7 giugno 2021