Il lato oscuro della reclusione. Prova a raccontarlo Roan Johnson in quello che è il suo quinto lavoro da regista. E per farlo si serve dell’umorismo come fattore apripista per sciogliere quella che è, a tutti gli effetti, una black comedy con un pizzico di Noir.

Il film si divide in due parti, a cui corrispondono due registri diversi. State a Casa si svolge principalmente dentro un’abitazione dove risiedono i protagonisti della vicenda.
Essendo ambientato ai tempi del primo lockdown, a fare da “colonna sonora” è principalmente la voce in televisione del Commissario Arcuri che spiega le varie fasi della pandemia. Gli attori – Dario Aita, Giordana Faggiano, Lorenzo Frediani, Martina Sammarco, Tommaso Ragno, Fabio Traversa, Natalia Lungu e Leonardo Maddalena – sono protagonisti di situazioni tra l’assurdo e il paradossale.
Proprio come le varianti del Covid che - ahinoi - abbiamo imparato a conoscere, anche il film muta, si evolve: altrettanto precisamente espone il punto di vista e l’evoluzione dei protagonisti che cambiano al cospetto dei propri scheletri nell’armadio. C’è un evento – la morte del padrone di casa, colui che affitta l’immobile ai coinquilini – in grado di sovvertire l’opera per portarla su un piano più crudo, denso, persino folle.

La morte di uno dei soggetti principali, può dare l’impressione di uno SPOILER ma non temete: il film si evolve ancora e ancora. E si basa anche su una contraddizione: quello State a Casa da messaggio di sicurezza e tutela diventa per Johnson spunto di irriverenza per raccontare come rimanere fra quattro mura costringa chiunque a fare i conti con sé stesso e con la propria natura.
Il film è quasi un’indagine antropologica travestita da thriller: anche se non manca quell’umorismo toscano, a tratti black, che serve a dare la stura ai meccanismi di interlocuzione.
I dialoghi sono tutto: il linguaggio è calibrato, pungente e denso di analogie e riferimenti. Questo è un film che va seguito avendo già di per sé un bagaglio ricco: bisogna aver ben presente la situazione contemporanea che il nostro Paese ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo; non soltanto rispetto al virus, ma anche in relazione alle conseguenze scaturite nella società.
Johnson mescola i generi per poi spiazzare tutti con un finale cupo e, per certi versi, inatteso. Un finale che spariglia le carte, esattamente come ha fatto il Coronavirus con le nostre vite. Usciremo mai da tutto questo? La risposta non è nella patologia in sé, ma nei postumi che questa pandemia ha lasciato.

Genere: commedia
Paese, Anno: Italia, 2021
Regia: Roan Johnson
Sceneggiatura: Roan Johnson
Fotografia: Gianluca Palma
Montaggio: Paolo Landolfi
Interpreti: Dario Aita, Giordana Faggiano, Lorenzo Frediani, Martina Sammarco, Tommaso Ragno, Fabio Traversa, Natalia Lungu, Leonardo Maddalena
Musica: Lorenzo Tomio
Produzione: Palomar
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 110'
Data di uscita: 01/07/2021