«Hi, I’m Johnny Cash... I hear the train a-comin'; it's rollin' 'round the bend...». Prima ancora che The Suicide Squad inizi, mentre scorrono sullo schermo i loghi di Warner e DC, in sottofondo serpeggia l’inconfondibile voce profonda dell’Uomo in Nero, con la sua immortale The Folsom Prison Blues. Poi la scena si apre sul soffocante cortile di una prigione in cui un Michael Rooker dai lunghi capelli bianchi se ne sta seduto a giocare con una pallina di gomma, tirandola contro i muri e riprendendola al volo. Occasionalmente uccidendo qualche canarino che ha la brutta idea di volare sin lì. Ora ditemi voi se un inizio del genere non è James Gunn allo stato puro!
Perché sì, James Gunn ha uno stile ben riconoscibile. Infatti a chi temeva che questo The Suicide Squad - Missione suicida potesse essere un Guardiani della Galassia in salsa DC, la risposta è un poco convinto no.
Di come James Gunn sia finito a lavorare per la concorrenza è storia vecchia e risaputa: dal momento che nel 2014 Marvel annuncia l’ingaggio di questo regista sconosciuto e punk (arrivava dal violento Super – Attento criminale e dal b-movie Slither) per Guardiani della Galassia, il risultato è una scheggia impazzita che nessuno si aspettava. Un matrimonio che funziona alla perfezione.
Tre anni dopo, 2017, Guardiani della Galassia Vol. 2 funziona un po’ meno ma porta comunque a casa il risultato. Poi Disney “scopre” dei tweet vecchi di 10 anni in cui Gunn fa battute di pessimo gusto e lo licenzia in tronco. Ovviamente DC non se lo fa scappare. E gli affida un progetto che per lui è un gol a porta vuota, dopo che l’odiata Suicide Squad di David Ayer sembra dovere molto a Guardiani della Galassia.
Con The Suicide Squad - Missione suicida James Gunn non cancella il precedente film, ma ne realizza una sorta di spin off, mantenendo i tre personaggi che funzionavano meglio (Amanda Waller, Harley Quinn, Rick Flegg) e facendo reset di tutto il resto.
Assembla una nuova squadra suicida e getta questo pugno di personaggi strampalati nella mischia, a combattere contro una stella marina grossa quanto un kaiju. Nel farlo setaccia l’universo DC in cerca dei personaggi più strani che possa portare sullo schermo e riesce a farli funzionare tutti, dando a ognuno il giusto respiro e l’indispensabile background di presentazione.
The Suicide Squad è divertente e non si può di certo negare: ci sono le scene di violenza grafica e un po’ slapstick.
King Shark si mangia (letteralmente) la scena e completano il quadro un paio di comparsate d’eccezione (Sean Gunn anche senza CGI e Lloyd Kaufman per esempio) e tante, tantissime trovate visive per nulla scontate. Su due piedi si possono citare la rissa tra Idris Elba e John Cena ripresa nel riflesso dell’elmo o la sequenza dell’evasione di Harley Quinn.
Intuizioni di regia, inquadrature e sketch sboccati, violenza grafica a livello Deadpool che manda a casa il PG-13. Sembra davvero, per certi versi, di assistere a un film della Troma dal budget faraonico, eppure. Eppure quando iniziano a scorrere i titoli di coda ci resta un retrogusto insipido in bocca, anche se non riusciamo a trovare una vera motivazione.
La colonna sonora che sembra una playlist dei successi del passato? I cattivi che, però, non sono poi così cattivi? La mancanza di scene, ma anche di personaggi, che si possano definire davvero memorabili o incisivi? (Che poi sono le stesse critiche che a suo tempo sono state mosse a David Ayer e che James Gunn rifà uguali). O forse il problema è che tutto è incasellato con troppo ordine e meticolosità, attento a rispettare gli standard dei cinecomics moderni e le richieste degli studios.
James Gunn era un regista punk e ribelle dal backgound anarchico coltivato alla Troma: ma si può fare ancora il ribelle quando ci si ritrova a dover gestire un budget di 175 milioni di dollari?
L’effetto sorpresa del film bizzarro con supereroi strampalati ha funzionato nel 2014 per il primo Guardiani della Galassia, ma ormai il gioco è noto e il pubblico sa cosa aspettarsi pagando il biglietto. Più che un punk James Gunn assomiglia a uno di quei ragazzini che indossano la maglietta dei Ramones comprata da Primark senza avere la più pallida idea di chi essi siano. Hey-ho! Let's go!
Genere: azione, cinecomic
Titolo originale: The Suicide Squad
Paese, anno: USA, 2021
Regia: James Gunn
Sceneggiatura: James Gunn
Fotografia: Henry Braham
Montaggio: Fred Raskin
Interpreti: Margot Robbie, Idris Elba, Joel Kinnaman, Taika Waititi, Jai Courtney, Viola Davis, John Cena, Sylvester Stallone, Nathan Fillion, Michael Rooker, Alice Braga, David Dastmalchian, Pete Davidson, Freddie Stroma, Sean Gunn, Peter Capaldi, John Ostrander, Storm Reid
Produzione: Atlas Entertainment, DC Comics, DC Entertainment, Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Durata: 132'
Data di uscita: 05 agosto 2021