Esce nelle sale Il matrimonio di Rosa, commedia brillante dell’attrice e regista spagnola Icíar Bollaín. Rosa (Candela Peña) è una donna che si avvia a compiere quarantacinque anni. Vive da sola e ha un lavoro estenuante presso una sartoria di abiti di scena.
Ha una relazione con Rafa, un padre rimasto vedovo da poco; una figlia che vive a Manchester con due gemellini; un fratello, Armando (Sergi López) separato dalla moglie e con due figli; una sorella, Violeta (Nathalie Poza), nubile e tendente alla depressione.
Rosa è il vero punto di riferimento di tutta la famiglia. Ogni qual volta qualcuno ha un problema è a lei che si rivolge, certo che Rosa non dirà mai di no. Ma a lungo andare, anche nelle persone più disponibili, arriva un punto in cui, pur di non scoppiare, si dice basta. Si mette un punto e si va a capo.
E Rosa il suo punto di rottura lo ha raggiunto. Per non soccombere, decide di prendere in mano la propria vita e dare un taglio netto. Si licenzia e torna nel paese in cui era vissuta da piccola con l’intenzione di rimettere in sesto la vecchia sartoria della madre, ormai abbandonata da anni. Soprattutto, prende la decisione più importante della sua vita. Una scelta fuori dal comune ma che, ne è certa, la riconcilierebbe col mondo: decide di sposarsi con se stessa, giurandosi per sempre cura e attenzione, ciò che le porterebbe serenità e controllo della propria vita.
È immaginabile lo scompiglio che tale decisione crea nei membri della famiglia, tutti troppo concentrati sui loro problemi personali per arrivare a capire che Rosa non è una donna a loro completa disposizione.
La madrilena Icíar Bollaín realizza, con Il matrimonio di Rosa, una commedia dolce-amara, che evidenzia la necessità di anteporre le proprie esigenze a quelle degli altri. Anche se gli altri sono le persone alle quali si è più affezionati. Un tema non così scontato come si potrebbe pensare. Soprattutto se visto dalla parte delle donne. L’importanza di mettere al centro se stessi per potere, eventualmente, essere d’aiuto agli altri è qualcosa che abbiamo più o meno tutti ben presente ma che, spesso, da molti viene disatteso.
Il film di Bollain scorre via leggero, seguendo le peripezie della protagonista, ostinata nel perseguire il proprio progetto di un matrimonio in solitaria.
Una usanza che, a partire dal Giappone, sta prendendo piede in molte parti del mondo e che cela, dietro un’idea apparentemente assurda, un impegno e un profondo rispetto verso se stessi.
Purtroppo non sempre la sceneggiatura, scritta dalla stessa regista insieme ad Alicia Luna, si mostra all’altezza. Mano a mano che il film scorre, si perde l’originalità dell’idea iniziale per scivolare in un prevedibile “già visto”.
Della leggerezza con cui la regista affronta inizialmente un tema così importante, si perdono via via le tracce. Lo spettatore arriva a maturare una fastidiosa sensazione di inconsistenza, mitigata solo in parte dal discorso finale di Rosa sulla spiaggia in riva al mare.
Genere: commedia
Titolo originale: La boda de Rosa
Paese, anno: Spagna, 2020
Regia: Icíar Bollaín
Sceneggiatura: Icíar Bollaín, Alicia Luna
Fotografia: Sergi Gallardo, Beatriz Sastre
Montaggio: Nacho Ruiz Capillas
Interpreti: Candela Peña, Sergi López, Nathalie Poza, Ramón Barea, Paula Usero, Xavi Giménez, Paloma Vidal, Lucín Poveda, María José Hipólito
Musiche: Vanessa Garde
Produzione: Crea SGR, Halley Production, Movistar+, Tandem Films, Turanga Films, À Punt Media
Distribuzione: Officine Ubu
Durata: 97'
Data di uscita:16 settembre 2021