Presentato in anteprima mondiale alla 16esima Festa del Cinema di Roma e tratto dal romanzo omonimo scritto dalla stessa regista, Promises di Amanda Sthers è un film alla continua ricerca del tempo perduto. E non mancano riferimenti a Proust in questa pellicola che decide proprio di scardinare la versione lineare del tempo, concedendosi alla famosa spirale in cui passato, presente e futuro si rincontrano continuamente. In un gioco felice e cattivo insieme.
Alexander (Pierfrancesco Favino) è da sempre diviso tra le proprie origini italiane e la vita in Inghilterra. La sua infanzia è stata segnata dalla morte prematura del padre, annegato in maniera improvvisa. E ha un nonno (Jean Reno) ricco e dal forte senso pratico, con sempre qualcosa da ridire sulla sua vita.
Sandro è un commerciante di libri, è sposato e ha una bimba di nome Penelope. La sua esistenza scorre apparentemente tranquilla, finché incontra Laura (Kelly Reilly, star di Yellowstone). Da quel momento la loro vita sarà una continua ricerca dell’attimo giusto.
Un film sull’amore, scritto e diretto da una donna ma raccontato da una prospettiva maschile e tormentata: quella di un uomo, la cui infanzia è stata scandita da lutti e traumi, che proietta nel suo oggetto del desiderio, una donna bellissima e forse inarrivabile, il suo bisogno di amare ed essere amato.
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Questo racconta Promises: l’urgenza del suo protagonista di ricordare alcuni momenti della sua vita e spogliarli degli aspetti più crudeli, liberandosi del loro peso.
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Così Laura, la donna del desiderio, rappresenta nella narrazione una Madeleine proustiana: la passione per lei è occasione per Sandro di ritornare ai momenti di vita passata, che aveva depositato sul fondo di quel mare e quelle spiagge che hanno visto morire suo padre e il suo grande amore di gioventù.
Tutto in questa pellicola sembra messo a servizio di un gioco temporale in cui la spirale degli eventi è il vero cardine della narrazione: il montaggio alterna ricordi, presente e futuro; passato e probabile si confondono e si abbracciano, creando un luogo di speranza in cui dare un po' di sollievo al cuore tormentato.
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Se da un lato abbiamo quindi un materiale narrativo interessante, dall’altro il film viene travolto dalla copiosità degli elementi: non volendo rinunciare a nulla, l’autrice sacrifica la leggerezza e la fluidità sull’altare della ridondanza e della reiterazione, smarrendo un po' il controllo della pellicola. La storia d’amore, pur dominante, perde d’intensità e viene annacquata, diventando un mero espediente tecnico per permettere al protagonista di raccontare il suo passato, e viene privata di quella forza travolgente in grado di trascinare lo spettatore.
Se sullo schermo riviviamo tutti i classici cliché di un melò d’amore - gli amanti che si baciano sotto la pioggia, gli sguardi intensi tra i due in mezzo alla gente, l’amore impossibile - ma in realtà la pellicola sembra raccontare una sola storia: quella di un uomo alla deriva che non sa cosa fare della vita e decide di ciondolare, nascondendosi tra le pieghe di un mal d’amore dal quale è impossibile guarire. E lo fa in maniera caotica, sacrificando la parte passionale e gli aspetti coinvolgenti.
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Il risultato è un film tiepido, nonostante Pierfrancesco Favino si conceda tantissimo. Grande merito anche per la bellissima colonna sonora di Andrea Laszlo De Simone. Ci sono sequenze in cui Promises trasmette tutta la sua forza e il potenziale, ma la pellicola non riesce purtroppo a tener salda la presa e a rispettare le promesse del titolo.
Genere: drammatico
Paese, anno: Italia, 2021
Regia: Amanda Sthers
Sceneggiatura e soggetto: Amanda Sthers
Fotografia: Marco Graziaplena
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Kelly Reilly, Jean Reno, Ginnie Watson, Cara Theobold, Deepak Verma, Kris Marshall
Produzione: Indiana Production, Vision Distribution, Barbary Films, Iwaca
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 113'
Data di uscita:18 novembre 2021