Patience Portefeux (Isabelle Huppert) fa la traduttrice dall'arabo al francese presso un commissariato di Parigi, vive da sola con due figlie e ha una relazione col capo della polizia. Apparentemente serena e realizzata, Patience, vedova, nasconde qualche problema economico e un passato non proprio inappuntabile.
Tutto ciò emergerà all'improvviso in seguito a circostanza fortuita. Infatti la donna marocchina (stessa origine di Patience) che si prende cura della sua anziana madre, si trova in un momento critico a causa del figlio, accusato di traffico di stupefacenti.
Patience, ascoltando per caso l'intercettazione, si trova nella possibilità di aiutare l'amica. Sarà l'inizio di una serie di bugie e di mistificazioni che la porteranno a trasformarsi da collaboratrice della polizia a criminale. Il cambiamento di Patience avverrà nella forma – occhiali scuri, rossetto e vistosi turbanti – ma anche nel contenuto, facendo riemergere ricordi di un'infanzia poverissima che non fa differenza tra legalità e crimine.
Il film di Jean-Paul Salomé, tratto dal romanzo di Hannelore Cayre, è una commedia divertente – soprattutto nel rapporto con la vicina di casa cinese - che non ha alcun intento morale e tantomeno segue strade battute, rinunciando sia al nero che al rosa.
Si potrebbe definire un racconto dell'età matura, a partire dalla generazione dei protagonisti: Patience, il suo fidanzato (Hippolyte Girardot), ma anche la signora cinese (Nadja Nguyen) che cresce da sola i figli, come Patience, e che ne ha la stessa tempra e mancanza totale di scrupoli.
Â
Quella stagione della vita dalla quale si guarda tutto in modo molto relativo e si mira all'essenziale, senza però dimenticare di ritornare ancora un po' bambini. Cosa è stato sempre essenziale per la bambina Patience? Avere i soldi per mangiare e poi, in seguito, sistemare le sue due figlie.
La Padrina è una storia profondamente al femminile, dove la maternità , più o meno felice, è protagonista, al di fuori del comune senso morale e che insegna che i sogni talvolta si perdono, altre volte si devono un po' riaggiustare, ma le cose importanti sono altre. Per gli uomini, c'è spazio solo da co-protagonisti.Â
Â
La presenza della divina attrice Huppert, mai sopra le righe, il cui segreto di giovinezza sta forse nell'essere sempre provocatoria e accettare ruoli mai facili, è fondamentale in un film che spiazza e potrebbe risultare incompreso. La Padrina è una commedia criminale infatti non tanto nella trama, quanto nell'originalità politicamente scorretta del carattere dei suoi protagonisti.
Genere: commedia
Paese, anno: Francia, 2020
Regia: Jean-Paul Salomé
Sceneggiatura: Jean-Paul Salomé
Soggetto:Â Hannelore Cayre
Fotografia: Julien Hirsch
Montaggio: Valérie Deseine
Interpreti: Isabelle Huppert, Hippolyte Girardot, Farida Ouchani, Liliane Rovere, Iris Bry, Nadja Nguyen, Rebecca Marder, Rachid Guellaz, Mourad Boudaoud, Abbes Zahmani, Yann Sundberg, Youcef Sahraoui
Musiche: Bruno Coulais
Paese:Francia
Distribuzione: I Wonder Pictures
Produzione: Les Films du Lendemain
Durata:106'
Data di uscita:14 ottobre 2021