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Zlatan (2011), calcio e filosofia: la recensione del biopic sulla vita di Zlatan Ibrahimovic

16/11/2021 11:00

Andrea Desideri

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Zlatan (2011), calcio e filosofia: la recensione del biopic sulla vita di Zlatan Ibrahimovic

«Puoi togliere un ragazzo dal ghetto, ma non puoi togliere il ghetto dal ragazzo»: questa frase iconica di Ibrahimovic simboleggia il film.

Zlatan: dal titolo è facile capire di chi parla il film biografico di Jens Sjögren. Ma, come insegna il protagonista di questa storia, oltre al nome c’è molto di più. Sjögren ripercorre le tappe della vita di Zlatan Ibrahimovic per aiutarci a comprendere come nasce il mito del calciatore svedese. Si parte da molto indietro.

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Zlatan, ragazzo promettente e di belle speranze, vive situazioni limite nei sobborghi di Malmo in Svezia: figlio di immigrati jugoslavi, il suo più grande alleato è sempre stato il pallone, con cui sapeva (e sa) fare cose mai viste. Anche per la cattiveria con cui conclude a rete, quella rabbia che scarica in porta.

Zlatan mostra come un ragazzo senza grandi prospettive ha saputo costruirsi da solo il destino: dalla Svezia, dove dava i primi calci al pallone, all’Olanda, passando per l’Italia. Fino all’approdo in MLS. Quelli, però, sono già tempi d’oro. Prima c’è una gavetta fatta di sofferenza ed emarginazione, che il regista mostra con dovizia in questo film. 

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«Puoi togliere un ragazzo dal ghetto, ma non puoi togliere il ghetto dal ragazzo»: questa frase iconica, e leggermente iperbolica, di Ibrahimovic rispecchia davvero quello in cui il calciatore crede. Le radici di un uomo sono il fondamento della propria vita: il vissuto di Ibra non è stato rose e fiori, almeno non sempre; prima che i tifosi arrivassero a gridare il suo nome, ci sono state scelte e incontri che hanno determinato il suo destino. 

Zlatan racconta le gocce di sudore, sangue e fama sulla fronte di Ibra. Tecnicamente, è molto azzeccata la scelta di attingere dal film documentario: la natura multiforme del girato, non solo un biopic, rispecchia l’eclettismo del fuoriclasse. 

Il resto è sregolatezza trasformata in metodo e competitività divenuta disciplina: uno sportivo, un uomo, dalla potenza mediatica non indifferente. Il regista preme anche su questo aspetto per raccontare la carriera del calciatore e restituire un insegnamento: il bene più grande per Zlatan è averci creduto, nonostante tutto.

Ibrahimovic è un uomo che prima ha lottato contro la propria condizione, poi contro gli avversari e ora lotta contro di sé. In una corsa contro il tempo che lo porterà ad appendere gli scarpini al chiodo. Prima di allora, però, ogni colpo è buono per fare la differenza. Una storia sportiva intrisa di una specifica filosofia di pensiero: perché Zlatan non è semplicemente un fuoriclasse, ma un modo di essere.


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Genere: biografico

Paese, anno: Svezia, 2021

Regia: Jens Sjögren

Sceneggiatura: Jakob Beckman, David Lagercrantz

Fotografia: Gösta Reiland

Montaggio: Henning Mark

Interpreti: Granit Rushiti, Emmanuele Aita, Cedomir Glisovic, Håkan Bengtsson, Dominic Andersson Bajraktati, Merima Dizdarevic, Bjorn Friberg

Produzione: B-Reel Films

Distribuzione: Lucky Red, Universal Pictures

Durata: 100'

Data di uscita: 11 novembre 2021

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