Belgrado, 1993. Una voce da un’autoradio annuncia la vittoria agli Oscar di Profumo di donna, il tassista commenta «Preferivo quello vecchio». Nella capitale di quegli stati molto meno uniti che si chiamavano Jugoslavia, è nata e cresciuta anche la regista di Kelti Milica Tomovic, che all’epoca aveva l’età della piccola protagonista.
Per festeggiare gli otto anni di Minija, i genitori le hanno organizzato una festa in casa. Un gruppo di ragazzini travestiti da tartarughe Ninja si mescola così agli adulti, mentre la nonna al piano di sopra guarda la tv e il cuginetto si chiude in bagno dopo essersi macchiato con la torta.
Nessun protagonista in realtà ma una serie di personaggi, molti dei quali sarebbero piaciuti anche ad Almodóvar: una donna incinta che sorprende la compagna con la ex, il padre di Minija che non desidera più la moglie dopo un taglio di capelli troppo corto, Marijana stessa che finisce per concedersi al primo sconosciuto di passaggio.
Opera prima ad alto tasso ormonale (fin dalla sequenza di apertura) e film sul desiderio (e sui desideri), Kelti è un mumblecore dell’est fatto di chiacchiere e gag che hanno vivacità e umorismo tipicamente balcanici.
Un film punk non privo di note dolci, come anche in uno dei suoi personaggi: il giovane ex filonazista che si dichiara anarchico e si veste come Sid Vicious, ma poi scappa spaventato per un bacio.
È in questo caos che Tomovic prova a mettere a fuoco i suoi celti, ripresi nel buio di stanze che rimandano all’oscurità e alla profondità di ciascuno. E ci riesce alla grande con quello sguardo, intimo e insieme distante, che il cinema dell’est riesce ad avere sulle proprie storie. Finale facile ma radioso, irrinunciabile, bellissimo.
Genere: commedia
Titolo originale: Kelti
Paese, anno: Serbia, 2021
Regia: Milica Tomovic
Sceneggiatura:Tanja Šljivar, Milica Tomovic
Fotografia: Dalibor Tonkovic
Montaggio: Jelena Maksimović
Interpreti: Dubravka Kovjanic, Stefan Trifunovic, Nikola Rakočević, Slaven Doslo, Jovana Gavrilovic, Milica Grujicic, Olga Odanović, Nada Šargin, Jelena Djokić, Jovan Belobrkovic
Musica: Ana Đurović
Produzione: EED// Productions
Durata: 106'