Arriva nelle sale italiane Parigi, tutto in una notte, lungometraggio di Catherine Corsini presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes 2021 e vincitore di un César per la miglior attrice non protagonista, l’esordiente Aissatou Diallo Sagna.
Raf (Valeria Bruni Tedeschi) e Julie (Marina Foïs) sono una coppia borghese in crisi, che vive a Parigi. Dopo molti anni di convivenza, Julie è intenzionata a porre fine a un rapporto ormai irreparabilmente compromesso, nonostante Raf non accetti di non poter più vivere con la persona amata.
Rincorrendo Julie nel giorno in cui questa decide di andarsene, Raf cade rovinosamente per la strada ferendosi a un braccio. Soccorsa, viene portata al pronto soccorso dove le viene diagnosticata una frattura al gomito. Nel frattempo, nello stesso ospedale, iniziano a giungere numerosi gilet jaunes feriti dalle violente cariche della polizia durante una delle tante manifestazioni che hanno infiammato la Francia per numerose settimane. Fra questi Yann (Pio Marmaï), un camionista colpito a una gamba da una granata durante gli scontri. Raf e Yann si trovano così vicini di barella a doversi confrontare su quanto sta accadendo, superando i rispettivi pregiudizi.
Parigi, tutto in una notte è una commedia drammatica ottimamente realizzata e recitata, il cui titolo orginale La fracture evidenzia - in maniera ben più significativa della pessima traduzione italiana - il senso del film di Corsini. Che racchiude in sè sia la rottura del braccio della protagonista (una strepitosa Valeria Bruni Tedeschi) sia la frattura sociale di una nazione lacerata da diseguaglianze sociali, mancanza di giustizia e povertà sempre più diffusa.
Un Paese in cui la classe benestante fatica a comprendere – e ad accettare – le istanze e la rabbia provenienti dal basso e che il movimento dei gilet jaunes, pur con tutte le sue ambiguità, ha portato nelle piazze.
La sceneggiatura, realizzata dalla stessa regista, unitamente a Laurette Polmanss e Agnès Feuvre, conferisce al film un sapiente mix di drammaticità e leggerezza.
Il film riesce, più di una volta, a strappare un sorriso, grazie soprattutto alla bravura degli attori, senza rinunciare a momenti altamente drammatici e alla denuncia della condizione lavorativa in cui si trovano a operare medici e infermieri spesso sottorganico e costretti a turni massacranti che, nel film, vengono ben rappresentati dall’infermiera Kim, interpretata dalla Diallo Sagna, attrice non professionista che di mestiere fa, veramente, l’operatrice sanitaria.
Ne deriva un’opera che, pur nella finzione, in alcuni casi adotta quasi un taglio documentaristico nel descrivere la frenetica vita di un pronto soccorso e dei disordini (facendo ricorso anche a filmati di repertorio). Questo grazie a un uso sapiente della macchina da presa, che pressa da vicino i vari personaggi, e al montaggio serratissimo che non lascia un attimo di respiro.
Alla fine, allo spuntare delle prime luci dell’alba, su una Parigi che mostra ancora i segni degli scontri del giorno precedente, qualcuno ricomincerà a vivere mentre qualcun altro sprofonderà sempre più nel dramma. Ma le ferite e le fratture, sia fisiche che sociali, difficilmente sanabili, continueranno a segnare i corpi e gli animi dei protagonisti.
Genere: drammatico
Titolo originale: La fracture
Paese, anno: Francia, 2021
Regia: Catherine Corsini
Sceneggiatura: Catherine Corsini, Agnès Feuvre, Laurette Polmanss
Fotografia: Jeanne Lapoirie
Montaggio: Frédéric Baillehaiche
Interpreti: Valeria Bruni Tedeschi, Marina Foïs, Pio Marmaï, Aissatou Diallo Sagna, Caroline Estremo, Jean-Louis Coulloc’h, Camille Sansterre, Marine Laurens, Ferdinand Perez, Clément Cholet
Produzione: Chaz Productions
Distribuzione: Academy Two
Durata: 98′
Data di uscita:10 marzo 2022