Dopo un passaggio al Festival di San Sebastian, dove giocava in casa, arriva in concorso al 40 BFM El radioaficionado (Il radioamatore) di Iker Elorrieta, che si guadagna il podio proprio nella Giornata dell’Autismo.
Nikolas, ragazzo autistico, vive con la zia dopo la morte della madre. Deciso a spargerne le ceneri in mare aperto, il giovane parte verso la costa basca e raggiunge la cittadina nella quale è nato e cresciuto.
Vi ritrova Ane, ex compagna di scuola e amica d’infanzia, che inizia a legarsi a lui sempre più; tanto che Nikolas, ancor più chiuso nel suo mondo grazie a un paio di grosse cuffie, sembra invece aprirsi pian piano.
Tra le pellicole che affrontano il tema dell’autismo El radioaficionado ha il pregio di non voler rivaleggiare con film più “grossi” (spesso produzioni americane).
Film di scuola Dardenne, con la camera incollata al protagonista, spesso di profilo o di spalle, diaframma tutto aperto e un lavoro anche sul sonoro, con un effetto on-off: l’intenzione è quella di portare lo spettatore nel mondo di Nikolas e fargli sentire il suo isolamento.
Ci riesce, ma poi Elorrieta fatica a trovare uno sbocco e quando lo trova - in mare naturalmente - il film ha già perso le forze. Vero è che non si voleva rifare Rain man, ma il pensiero va là (per certi schemi e per il personaggio femminile), anche perchè manca un protagonista che in qualche modo buchi quello schermo che il film enfatizza. Bene gli altri personaggi della storia e gli ambienti, un po' alla Mazzacurati; meno bene le musiche riempitive, la virata finale, il risultato troppo modesto.
Genere: drammatico
Paese, anno: Spagna, 2021
Regia: Iker Elorrieta
Sceneggiatura: Iker Elorrieta
Interpreti: Falco Cabo, Usúe Álvarez, Jaime Adalid, Peio Arnáez, Arantxa Galindez, Javi Cañón
Durata: 87'