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Arriva al cinema Thor: Love and Thunder e per non farci trovare impreparati, vi raccontiamo le origini mitologiche di Thor e dei personaggi del suo universo nel MCU.
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Con l’arrivo al cinema di Thor: Love and Thunder, vi vogliamo parlare delle origini dei personaggi che vivono nel MCU. Tutti i personaggi che ritroviamo nei fumetti e nei film Marvel, infatti, sono tratti dalla mitologia norrena. Scopriamo quindi gli dei di Asgard e le fonti che ci sono rimaste di questa mitologia.
Chi è Thor
Thor, protagonista dei fumetti e dei film Marvel, è definito "dio degli uomini". Divinità molto amata, è il figlio di Odino e di Joro, l’antica dea della Terra. È uno dei cavalieri di Asgard ed è il dio del tuono e della tempesta; descritto nel mito con coporatura nerboruta, capelli rossi – quindi dimenticatevi la chioma dorata di Chris Hemsworth - e fluente barba. È un gigante accigliato, brutale e facilmente suscettibile, ma anche un dio bonario e persino comico.
Le tempeste fragorose sono il segno del suo passaggio e della sua potenza: il lampo - creatore di fecondità , ma anche distruttore e mezzo di annientamento - incarna la sua presenza fisica, mentre il tuono è la prova udibile del suo arrivo. Grazie al mitico martello Mjöllnir, Thor può convogliare questa forma di energia a suo piacimento. Il martello anche nel mito, una volta lanciato, ha la capacità di tornare indietro al suo proprietario, anche da lunghe distanze. Inoltre, grazie al martello, Thor utilizza il lampo come arma contro mostri e demoni. Ma non solo: tra le armi di cui dispone c'è anche una cintura che raddoppia la sua forza, Megingjörð, e a un paio di guanti di ferro, Járngreipr, necessari per brandire il Mjöllnir. I contadini, per ingraziarsi il dio, portavano collanine con ciondoli a forma di martello.
L'irresistibile Loki
Uno dei personaggi preferiti del mondo di Thor è Loki, tanto che Marvel gli ha dedicato una serie di grande successo. Ma anche nel Pantheon nordico, Loki è uno degli dei più noti. Divinità liminale, punto di contatto tra gli dei e le altre creature - tipo giganti e nani - è il dio norreno del sotterfugio.
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Nel Mito è una divinità  meschina e dispettosa, senza una reale appartenenza a una fazione o a un'altra. È anche un personaggio di grande astuzia, dio degli inganni, e per questo motivo uno dei suoi simboli è il ragno.
È anche il dio della distruzione, un personaggio trickster né buono né cattivo, dedito a preservare l'equilibrio cosmico. Fuori di regole e convenzioni, anche nel mito ha un rapporto altalenante con Thor, che insulta e prende in giro in varie occasioni.
Odino, lo Zeus norreno
Odino è il dio più importante della mitologia norrena: principio dell'universo e sua attuazione. In pratica, è lo Zeus della cultura norrena. È associato alla sapienza, all'ispirazione poetica, alla profezia, alla guerra e alla vittoria. Odino è il padre di Thor.
Brandisce Gungnir, la sua lancia, e cavalca Sleipnir, il cavallo a otto zampe. Guiderà gli dei e gli uomini contro le forze del caos nell'ultima battaglia, quando giungerà il Ragnarok - la fine del mondo - nel quale il dio sarà ucciso inghiottito dal lupo Fenrir.
La dea Hella
Nella mitologia norrena Hella (o Hel) è la figlia di Loki. È sorella del lupo Fenrir e del serpente marino Jourmungand, che causò la prima pestilenza dell'umanità , portando per la prima volta dolore e disperazione sulla Terra. Quando Odino bandisce i figli di Loki nei più remoti angoli del creato, affida a Hel il regno dei morti: al cospetto della dea dovevano inchinarsi i morti senza onore, quelli deceduti per malattia, incidenti o vecchiaia, i traditori e i criminali.
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Nella mitologia si dice che Hel torni raramente sulla Terra, ma che quando lo fa porti sventura e malattie. Incarna la dualità della Vita e della Morte. Viene descritta come una donna con metà viso nero/ cadaverico e l'altra parte normale, a rappresentare la morte come parte integrante della vita.
Andare a indagare il mito che ha dato vita ad alcuni personaggi della nostra pop culture è sempre interessante e ci rivela aspetti inediti dei supereroi che tanto amiamo. Del resto la storia, la letteratura e la mitologia sarà  sempre una grande bacino da cui pescare per creare storie nuove, ma, allo stesso tempo, archetipiche.