Al suo terzo film si può dire che Jordan Peele sia ormai un nome riconosciuto. Un nome in grado di attirarre spettatori curiosi in sala (e di certo di questi tempi non è una cosa da sottovalutare), bramosi di essere tramortiti dalla sua ultima visione. Un nome che, in qualche modo, è sinonimo di qualità.
I film di Peele (Get Out - Scappa, Us) sono horror della miglior stoffa. Quelli che vengono raccontati in maniera semplice eppure, al loro interno, celano una quantità di chiavi di lettura e metafore sociali che è impossibile non coglierne anche solo una con la coda dell’occhio. E poi, anche senza metafore, la storia di base, rigorosamente di genere, funziona comunque alla perfezione. Nope non fa eccezione, denso com’è di stratificazioni.
Parte lanciando addosso allo spettatore una serie di storyline all’apparenza sconnesse: all’inizio vi è uno scimpanzé, Gordy, protagonista di una sit com televisiva, che impazzisce e uccide una serie di suoi co-protagonisti umani.
Poi facciamo la conoscenza di una famiglia di addestratori di cavalli in un polveroso ranch californiano, dove all’improvviso iniziano a piovere oggetti metallici dal cielo (chiavi, targhe, monete) che trapassano il cranio al capofamiglia. Un piccolo stacco temporale ci fa vedere i figli dell’allevatore che tirano a campare (con sempre più difficoltà) fornendo cavalli addomesticati alle produzioni Hollywoodiane dove però si sta imponendo sempre più il digitale. Quando i due fratelli scoprono che sopra il loro ranch vi è un presunto UFO (anzi UAP, qualsiasi cosa voglia dire) decidono di immortalarlo su pellicola ad ogni costo.
Perché è il cinema (ma anche la televisione dato che su tutto il film aleggia lo spettro di Oprah Winfrey) il vero collante della storia e una delle maggiori chiavi di lettura del film. Non solo per tutto il discorso pellicola vs digitale che a un certo punto emerge, ma proprio di quanto esso sia impreganto di cinema.
Potremmo anche star qui a tracciare tutti i parallelismi del caso, a dire che i dialoghi sembrano quelli del più recente Quentin Tarantino, dai tempi e la tensione dilatatissima, o che alcune inquadrature e carrelli laterali ricordano il M. Night Shyamalan dei primi tempi. Oppure che la sequenza iniziale con la mattanza della scimmia non sia altro che una declinazione moderna di 2001 – Odissea nello spazio.
O che lo scheletro, i muscoli e la pelle di Nope siano Steven Spielberg allo stato puro, in primis Lo Squalo e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma anche un tot di Jurassik Park e Indiana Jones. I personaggi di Jordan Peele condividono con quelli del regista di Cintinnati l’ossessione per qualcosa: catturare lo squalo bianco, raggiungere la Devil’s Tower o filmare un UFO nel cielo sopra la fattoria. Ed è attorno a questa ossessione che il film si gonfia e porta avanti la sua narrazione ed è a causa della medesima ossessione che i protagonisti rischiano di perdere ogni cosa.
L’ironia però sta nel fatto che, laddove davanti a UFO, squali o dinosauri ci veniva piazzato un imprescindibile primo piano con Spielberg-face a dimostrazione di quanto il cinema possa essere meraviglioso e immaginifico, Peele fa l’esatto opposto. I suoi protagonisti non fissano mai l’UFO, non sgranano mai gli occhi per la meraviglia: al contrario tengono lo sguardo basso ed evitano in ogni modo di guardarlo.
E come nei film di Spielberg l’horror non è mai puro, ma resta sospeso tra fantascienza e western, in un precario equilibrio di generi che esplode nel finale. Quello sì che va visto sul grande schermo e lascia una soddisfatta Spielberg-face in volto allo spettatore.
Titolo originale: Nope
Genere: fantascienza, horror, thriller
Paese, anno: USA, 2022
Regia: Jordan Peele
Sceneggiatura: Jordan Peele
Fotografia: Hoyte Van Hoytema
Montaggio: Nicholas Monsour
Interpreti: Alex Hyde-White, Andrew Patrick Ralston, Barbie Ferreira, Brandon Perea, Daniel Kaluuya, Devon Graye, Donna Mills, Eddie Jemison, Hetty Chang, Jacob Kim, Jennifer Lafleur, Keith David, Keke Palmer, Lincoln Lambert, Liza Treyger, Michael Wincott, Oz Perkins, Pierce Kang, Roman Gross, Sophia Coto, Steven Yeun, Terry Notary, Wrenn Schmidt
Colonna sonora: Michael Abels
Produzione: Dentsu, Monkeypaw Productions, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 130'
Data di uscita: 11/08/2022