Nome meno noto rispetto ad altri italiani presenti quest'anno a Venezia79, dopo due prove non proprio esaltanti Pippo Mezzapesa approda alla sezione Orizzonti. Grande curiosità per il battesimo cinematografico di Elodie Di Patrizi, anche se dalle poche anticipazioni (Elodie+bianco e nero+sud Italia) la minaccia dell'effetto spot Dolce & Gabbana era dietro l'angolo. E invece Ti mangio il cuore è film riuscito, oltre ad avere le carte giuste per invogliare alla sala.
Tra le gravine pugliesi due famiglie mafiose, i Malatesta e i Camporeale, si fronteggiano da anni per il controllo del territorio.
Quando Marilena, moglie del boss del clan dei Camporeale, rimane incinta di Andrea, figlio del capoclan avversario, lavare con il sangue il torto subito appare l'unica via possibile. La faida che si innesca è inarrestabile e a nulla sembrano valere i tentativi di conciliazione da parte dei fratelli di sangue delle due fazioni.
Per Marilena la nuova vita nella famiglia avversaria è resa poi sempre più impossibile dalla madre di Andrea, ferma custode dei “valori” mafiosi, e da Andrea stesso che per vendicare l'uccisione del padre si trasformerà in un criminale altrettanto spietato.
Ci mette un po' a ingranare Ti mangio il cuore, anche perché troppo preso dalla scenografia e dall'entrata in scena di Elodie. Che, diciamolo subito, dà al suo personaggio forza e non solo bellezza (la sua Marilena non è la Malena di Monica Bellucci) e lo schermo lo buca davvero, come certi volti del passato. Meno a fuoco nella sua trasformazione il personaggio di Andrea (Francesco Patanè), ma bilanciano le ottime prove degli altri, primo fra tutti ancora Francesco Di Leva.
Qualche sequenza un pò troppo manierata (le scene iniziali in processione, quelle d'amore nella salina), complici anche il bianco e nero e l’enfasi musicale, e qualche concessione ai ritmi televisivi, però il film c'è.
Mezzapesa si prende sul serio senza essere né Coppola né Scorsese, ma sa mettere la battuta quando serve («Sembra che le hanno gonfiato l'aria dal culo») e sa anche girare scene potenti (l'auto che supera il carretto, lo sbandamento, l'esecuzione).
Fa insomma meglio di prima, e anche meglio di altri, con questo western mafioso in salsa shakespeariana ispirato dalla prima pentita della mafia del Gargano. Non c’è da scommettere sulla vittoria di qualche premio, ma su un futuro nel cinema di Elodie Di Patrizi, quello sì.
Genere: drammatico
Paese, anno: Italia, 2022
Regia: Pippo Mezzapesa
Sceneggiatura: Antonella Gaeta, Davide Serino, Pippo Mezzapesa
Fotografia: Michele D'Attanasio
Montaggio: Vincenzo Soprano
Interpreti: Brenno Placido, Elodie, Francesco Di Leva, Francesco Patanè, Gianni Lillo, Giovanni Anzaldo, Giovanni Trombetta, Letizia Pia Cartolaro, Lidia Vitale, Michele Placido, Tommaso Ragno
Colonna sonora: Teho Teardo
Produzione: Indigo Film, Paramount+, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 117'
Data di uscita: 22/09/2022