
Jackie Chan torna a far sorridere nel sequel non ufficiale di Pallottole Cinesi - pellicola che non ha mai solcato il mercato dell'home video. Grazie alla regia di David Dobkin, gli ingredienti essenziali per una portata frizzante, piena di humour e obbligatoriamente spettacolare sembrano esserci tutti. Londra 1880. Un ribelle cinese uccide il padre di Chon e scappa in Inghilterra, ma Chon e il suo amico Roy lo inseguono per vendicarsi. Una volta a Londra scoprono che c'è una cospirazione contro la famiglia reale. La ragione del successo di Jackie Chan - da semplice stuntman a star internazionale - risiede nella sua particolarissima ed eccentrica interpretazione dei personaggi, e da come miscela la sua viscerale passione delle comiche mute (in particolare per Joseph Francis Keaton) con l'enorme inventiva applicata alle arti marziali. Dopo un retaggio che lo vedeva coinvolto in pellicole abbastanza seriose ed accademiche, la decisione di cambiare registro a favore di un'ironia beffarda ed autocelebrativa, ha permesso all'attore di analizzare la commedia su piani artistici paralleli. Richiamando così il mito della coppia stralunata, Jackie Chan e Owen Wilson ridisegnano lo schema del duo comico aggiungendo un pò dell'esperienza di ciascuno per strutturare un film estremamente esilarante. Le coreografie fanno la parte da leone permettendo al cast di evadere in siparietti comici ricchi di sketch tanto convulsi quanto geniali. Un vero e proprio viaggio nel tempo con riferimenti a miti quali Conan Doyle, Jack lo Squartatore, e parecchi altri snocciolati durante il corso dell'avventura. Due Cavalieri a Londra è un action comedy spumeggiante, spassosa e altamente spettacolare. Uno dei migliori film con Jackie Chan prima del declino definitivo, e che rende giustizia ad un filone cinematografico sempre più in balia di se stesso.