Brutte notizie per i guerrieri shaolin: il cattivone di turno (James Tien) sta cercando di sterminare tutti i praticanti. Ai superstiti non resta che nascondersi e aspettare l'arrivo di un unico e solo guerriero che sia in grado di sconfiggere il diabolico Shin; è a questo punto che si presenta Yun Fei (Tao-liang Tan), eroe della situazione e combattente bravissimo ma non troppo. Gli consentiranno di affinare la propria tecnica dei bizzarri personaggi che incontrerà sulla sua strada: il contadino Tan Feng (Jackie Chan) e uno spadaccino, che viene chiamato allegramente Zorro (Chang Chung), datosi ad una sorta di ascetismo dopo aver trafitto per sbaglio una donna con la spada. Classico film sulle arti marziali che tanto andavano nella Hong Kong degli anni Settanta, qui con alcune delle star del genere: Sammo Hung, James Tien e, soprattutto, un giovanissimo Jackie Chan. Il cast perfetto per il genere e qualche intuizione visiva (vedi gli allenamenti del gruppo di Shaolin "rifugiati") dell'allora praticamente esordiente John Woo -quello che Tsui Hark dieci anni dopo avrebbe scoperto e consacrato- rendono il film vivace e decisamente scorrevole. E ci si dimentica che, in fondo, ormai la storia è sempre quella.