Chi ha detto che per diventare calciatori bisogna conoscere il mondo del calcio e seguire categoricamente le sue regole? Stephen Chow lo ha capito e Shaolin Soccer è la sua risposta alla domanda. Protagonista, regista e sceneggiatore, Chow è un osso duro del cinema d'azione comico; divenuto famoso ad Hollywood e nel resto del mondo grazie al film in questione. Fung “Gamba d'Oro” nel corso dell’ultima decisiva partita del campionato accetta una bustarella dal compagno Hung, sbaglia il rigore e oltre la sua squadra, condanna principalmente se stesso ad una sconfitta che durerà per molti anni. Fortuna vuole che un giorno vagabondando per le strada incontri un giovane di talento e praticante dello Shaolin Kung-Fu. Tolte così le vesti del giocatore fallito e rivestito di speranza, decide di coadiuvare le arti marziali al mondo del calcio per dar vita alla squadra che sarà lo strumento al suo tanto ambito “scacco” nei confronti di Hung, ormai allenatore della temibile "Infamitas Unites". Inizia così questa folle e irregolare corsa verso l’ambita gloria finale. Sin dalle credenziali, si percepisce il tipo di comicità spicciola, facilona. Una leggerezza narrativa che si può sintetizzare con lo stile "moy len tau" (traducibile in italiano con: "il nove viene dopo l'otto, ma l'otto non ha nulla a che fare con il nove"); gioco di parole volto ad indicare la passione del cineasta cantonese verso la commedia dell'assurdo. Il film è un continuo rimando alla Hollywood dei tempi migliori: da Jurassick Park (le vibrazioni formatesi nel bicchiere di carta), ai mitici The Blues Brothers (la ricerca dei fratelli da parte del protagonista per mettere su la squadra di calcio) fino a rielaborare sotto forma di parodia classici del cinema bellico - Salvate il Soldato Ryan, durante la prima partita amichevole. Iconiche poi le improbabili evoluzioni agonistiche dei calciatori e le assurde traiettorie infuocate tracciate in aria dal pallone, che si contorce e si allunga come fosse di plastilina (sequenze che ricordano la storica serie animata Holly & Benji). Il film è un mix riuscito di evoluzioni antigravitazionali, citazionismi e battute di serie Z, a metà tra l’idiozia pura e l’esilarante genialità. Un indimenticabile non sense che mira al coinvolgimento collettivo. Orribilmente deturpato - nella versione italiana - di circa 20 minuti di girato, Shaolin Soccer è un prodotto insolito, visivamente spettacolare e colmo di trovate originali: caratteristiche sempre meno diffuse nelle canoniche action-comedy. Ascoltatelo in lingua originale; eviterete così l'orribile (e fuori luogo) doppiaggio in italiano che ne rovina brutalmente la visione.