Una piramide di contatti vede uno strano bambino, un uomo assetato di potere e una banda di killer interessati ad uno strano medaglione. Il loro non è solo un immotivato interesse: lo bramano, perché colui che lo possiede acquista poteri incredibili, diventando imbattibile nella lotta ravvicinata. L'agente di polizia Eddie Yang (Jackie Chan) è pronto a dare la vita purché non cada nelle mani sbagliate: il suo problema è che non ha ancora fatto i conti con una bellissima donna di nome Nicole James (Claire Forlani)... Pare proprio che Jackie Chan non riesca più a ritrovare se stesso: sarà l'età o la paura di rischiare grosso, resta il fatto che gli manca quella scintilla negli occhi, ormai spenta col passaggio dal paese natale alla sfarzosità della Hollywood bene. E The Medallion non fa che confermare quanto detto: nonostante la prima parte del film mantenga una certa dignità stilistica - tante sequenze d'azione e humour - la storia modellata da Alfred Cheung finisce per perdersi, ridicolizzando l'incipit in virate sovrannaturali del tutto fuori luogo. Infarcendosi di un eccessivo misticismo, vorrebbe spiegarsi attraverso dialoghi discutibili che confondono anzichè fare chiarezza. L'abuso del wirework è palese tanto che le pose innaturale dell'attore vanno contro la sua stessa filosofia lavorativa: realizzare tutte le acrobazie senza alcun tipo di aiuto. Un action movie, purtroppo, piatto e patinato che non solo infastidirà gli estranei a questo tipo di cinema ma scoraggerà pericolosamente anche i fan più accaniti.