
Aaron Sorkin riadatta per il grande schermo l'omonimo romanzo di George Crile mentre Tom Hanks produce - spalleggiato da Gary Goetzman - e interpreta la curiosa ed eccentrica personalità del galante deputato Charlie Wilson. Il film ripercorre una delle più importanti operazioni segrete nel periodo della guerra fredda, voluta da un solo uomo con lo scopo di liberare il territorio dell’Afghanistan dall’esercito russo. La tragicità di alcune scene, che non celano l’orrore perpetrato dai russi ai danni di donne e bambini afghani, è smorzata nei toni dall’interpretazione straordinaria degli attori protagonisti, i quali usano la gestualità e la parola attraverso il filtro della commedia, senza tuttavia sminuire la tematica e la sua valenza storica, oggettivamente riconosciuta. La guerra di Charlie Wilson è un film politico ma rifiuta il politichese: pur trattando temi scottanti e delicati non si lascia ingrigire né imbrigliare da una sceneggiatura minuziosa e burocratica, ma anzi ritrova nei dialoghi cinici e divertenti il suo punto di forza.