Due fratelli uniscono le forze per compiere un furto sulla carta piuttosto semplice. Una piccola gioielleria non molto frequentata di cui si conoscono le combinazioni segrete e gli incassi giornalieri. Tutto facile per l'ideatore del piano, Andy Hanson (Philip Seymour Hoffman), mentre tocca al fratello minore, Hank (Ethan Hawke) sporcarsi le mani. Ma al momento del colpaccio qualcosa va storto: una donna viene ferita e l'amico a cui Hank aveva affidato la rapina muore dopo un ravvicinato colpo d'arma da fuoco. Quei soldi che febbrilmente sentivano vicini, scivolano ad un tratto a causa dei loro pericolosi vizi. Andy è infatti un cocainomane con gravi problemi lavorativi; Hank un padre inetto a cui manca la grana per poter soddisfare la figlia e l'ex moglie. Il sogno facile si tramuta così nel peggiore degli incubi, soprattutto dopo essere venuti a conoscenza della morte della madre. Il marito (Albert Finney), nonché padre di Andy e Hank, volendo sciogliere il nodo della matassa personalmente, si mettere alla ricerca degli assassini che così violentemente e senza preavviso, le hanno strappato dal cuore l'amore di una vita. Sidney Lumet tratteggia le psicosi parentali di un'agghiacciante dramma shakesperiano, macchiato da un filtro fotografico sporco e freddo come molti noir degli anni Trenta. La pellicola manca di ritmo, sfalsando troppo sbadatamente l'unicità del racconto. Tuttavia pur con qualche incertezza, Kelly Masterson - alla sua prima sceneggiatura per il grande schermo - dimostra nello scacco vendicativo finale di conoscere a fondo le specifiche del racconto, aiutato dalla visione spietata e credibile del regista. Onora il padre e la madre si rivolge allo spettatore opponendo un'incisione profonda sulla moralità del quieto vivere. È un thriller esistenzialista che si sviluppa all'interno del nucleo familiare, saltando volontariamente la fase finale attraverso mirati flashback individuali, ovverosia ripresi da diversi e personali punti di vista. Affetti da solipsismo, per i personaggi tutto ciò che esiste sembra frutto della loro malsana coscienza e non volendosi scontrare con la realtà dei fatti, osano oltre i propri limiti fino ad annullarsi di conseguenza. Si spiega così il titolo originale del film: Before the Devil Knows You're Dead è una frase molto famosa in Irlanda, secondo la quale siamo tutti considerati dei peccatori, e in quanto tali, è consigliabile arrivare in paradiso mezz'ora prima che il diavolo si accorga che siamo morti. Angosciante.