Di film come $e11.ou7!, nel panorama intellettual-festivaliero che affolla annualmente Venezia, c'è bisogno come il pane; lo conferma la positiva reazione della stessa critica cinematografica che si vorrebbe (ma chi l'ha detto poi?) sempre e solo interessata a film drammatici, lunghi e tediosi. La ricetta alla base è tanto semplice nella teoria quanto difficile da mettere in pratica: miscela spregiudicata di generi (alla base c'è il musical, gli innesti sono di volta in volta comici, drammatici, ironici, si raggiungono pure momenti sospesi tra melò e critica sociale, per quanto all'acqua di rose), situazioni, personaggi e umorismo - uno spirito allegramente eversivo nei confronti dello stesso genere musical - non-sense, confezione lucida e ammiccante. A tutto ciò si aggiungano regista e attori (quasi tutti) all'esordio sul grande schermo: ce n'è a sufficienza per rendere $e11.ou7! un film carismatico, gradevole e innocuo, ma soprattutto simpatico. Avercene.