Arthur Edens (Tom Wilkinson), avvocato di successo, durante il processo contro la U-North - accusata di produrre materiali nocivi alla pelle - commette un atto osceno in luogo pubblico e rischia pertanto, di essere radiato dall'ordine e buttato fuori dalla società presso cui presta servizio. Apparentemente squilibrato, privo di contatto con la realtà , Arthur ha difficoltà a rientrare in relazione con il mondo circostante e, neppure il caro amico Clayton (George Clooney) riesce a farlo ragionare. Volendo capire più a fondo le motivazioni e le cause di tale comportamento dissociato e folle, Clayton decide di indagare sul caso a cui sta lavorando il collega, contro la U-North. Quando questi, viene trovato suicida in casa sua, molti dettagli rinvenuti sul luogo del delitto, sembrano confermare il motivo del decesso, in realtà Clayton, poco convinto dall'apparente ovvietà degli elementi, continua ad indagare da solo per scoprire la verità . La trama del film, arzigogolata e a tornanti, si perde spesso in sequenze che smorzano la tensione. La sceneggiatura, non si dilunga: è concisa e puntuale, ma stentata. Il regista, Tony Gilroy gioca moltissimo sui piani sequenza, sull'effetto sorpresa e la comunicazione non verbale. Interessante a tal proposito la figura dell'avvocato difensore della U-North Karen Crowder, interpretata da Tilda Swinton, la strega de Le cronache di Narnia. Composta e allo stesso tempo impacciata, impersona l'altra faccia del potere, rappresentata da Michael Clayton. Entrambi indossano la maschera di professionisti indefessi e determinati, ma tolto il trucco, ciò che resta è la loro fragilità di essere umani, divisi tra dovere ed onore. Quanto conta l'etica se in gioco c'è la reputazione di un'azienda, che sulla sua immagine ha costruito un intero universo di falsi valori? Clayton assurge ad esempio di lealtà , incarna la capacità dell'individuo dotato di intelletto, di saper ponderare. Il processo di trasformazione che porta dall'avvocato senza scrupoli alla nascita dell'uomo probo ed onesto, fa ben sperare che un mondo giusto è sempre possibile e pensabile.