Si conclude con Batman & Robin il lifting demenziale apportato al franchise da Joel Schumacher, in netta contrapposizione all'atmosfera gotico-espressionista utilizzata da Tim Burton. A indossare i panni succinti del pipistrello - dopo l'addio seccato di Val Kilmer - l'uomo più sexy secondo People, George Clooney, galantuomo intelligente e sensibile (indimenticabile la ridicola entrata in scena «Hi Freeze, I’m Batman»). Al suo fianco troviamo Robin, sempre interpretato da Chris O'Donnell, e Batgirl (Alicia Silverstone).

Forte del successo al botteghino del precedente capitolo, il regista rincara le dosi, liberando totalmente il suo lato kitsch e pacchiano oltre ogni aspettativa. Una scelta criticabile ma necessaria che banalizza l'immagine dell'eroe a favore di un avvicinamento al Batman camp degli anni Sessanta.
«Preparatevi a un amaro raccolto, finalmente sta arrivando l’inverno» - Mr. Freeze (interpretato da Arnold Schwarzenegger) lancia il suo messaggio. Tuttavia il suo cuore non è freddo come la sua mente: da anni sta cercando una cura per la sindrome di MacGregor, di cui la cui moglie è affetta gravemente. Proprio in questi momenti malinconici (quando intaglia sul ghiaccio la sagoma della sua amata per farne un carillon) il film si allontana dall'assurdo lasciando trasparire una forte sensibilità d'animo, ricordando il toccante lungometraggio animato Batman Sub-Zero.
In questo clima vendicativo, un altro personaggio fortifica quella convinzione secondo la quale se un individuo soffre, tutto il mondo deve soffrire con lui. La sensualissima Poison Ivy (Uma Thurman) concorda con Freeze nel castigare gli uomini, così da ridare alle piante il loro spazio vitale. Flagello è Bane, un personaggio vuoto e irrilevante, l'esatto contrario del corrispettivo cartaceo: l'unico possente stratega ad aver spezzato la schiena a Batman nella celebre saga Knightfall.

Supereroismo citazionistico («Ecco perché Superman lavora solo»), dinamico e fluorescente: Batman & Robin oltre a essere un film per famiglie, è un inno al colore e alla dimensione scenografica prim'ancora che alla funzione narrativa. Inutile cercare un punto d'appiglio con i fumetti d'autore, perché nelle sue intenzioni non vi è la celebrazione, bensì la mercificazione. Il suo maggiore riferimento non può che confermarsi la serie televisiva degli anni sessanta, dalla quale prende l'ironia e i paradossi, con l'aggiunta di azione e tanta (almeno per l'epoca) CGI. A dispetto di una superficiale impronta psicologica, il regista famoso per Un giorno di ordinaria follia, in Batman & Robin non teme di mettere alla berlina il suo concetto di divertissement sempliciotto e popolare e non sbaglia. Non si percepisce quella forzatura concettuale presente in Batman Forever – incerto se lasciare spazio all'atmosfera burtoniana o al nonsense Schumacheriano – giacché il non prendersi troppo sul serio qui diviene paradossalmente motivo di vanto.

Genere:Â fumetti, avventura
Titolo originale:Â Batman & Robin
Regia:Â Joel Schumacher
Nazione/Anno: USA, 1997
Sceneggiatura:Â Akiva Goldsman
Montaggio:Â Dennis Virkler, Mark Stevens
Fotografia:Â Stephen GoldblattÂ
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Intepreti: Chris O'Donnell, Uma Thurman, Arnold Schwarzenegger, George Clooney, Alicia Silverstone
Colonna sonora:Â Elliot Goldenthal
Produzione:Â Warner Bros. Pictures, PolyGram Filmed Entertainment
Distribuzione:Â Warner Bros.
Durata:Â 130'