Una commedia degli equivoci simpatica e irriverente, che affronta con leggerezza dei temi potenzialmente impegnativi. Maxi (Javier Camara) è il proprietario di un ristorante che si sta facendo un nome a Madrid, e aspira ad ottenere l’ambitissima stella nella guida Michelin. La filosofia che regna in cucina è quella di esaltare il valore erotico e sensuale delle pietanze, affinché per i suoi avventori l’esperienza culinaria sia esaltante come una notte di passione. La sua passione per la cucina è uno dei due tratti distintivi della sua personalità; l’altro è di essere omosessuale e di vivere la propria condizione nella piena accettazione di sé. Alla sua serenità contribuiscono anche i collaboratori e amici del ristorante, almeno fino a quando due elementi di disturbo non irrompono nella sua vita: un avvenente calciatore, e soprattutto, i figli che lo stesso Maxi ha avuto in un passato che lui stesso non ama ricordare. La presenza di questi nuovi personaggi creerà il contesto nel quale si svilupperà la storia, attraverso un intreccio che, seppur non originalissimo, riesce ad essere sempre divertente e leggero, senza mai scadere nella volgarità o nell’eccesso fine a se stesso. E’ proprio grazie a queste caratteristiche che il regista Nacho Garcia Velilla può permettersi di affrontare – e giocare – con diversi aspetti e sfaccettature di un tema molto discusso nella nostra contemporaneità: l’accettazione dell’omosessualità e la sua integrazione nella società occidentale. Attraverso il percorso dei protagonisti vengono messi in scena rapporti genitori/figli, triangoli amorosi, le difficoltà del mondo del lavoro, le priorità nelle scale di valori individuali; si lascia trasparire la considerazione che le problematiche che ci si trova ad affrontare nella vita reale sono, nella maggioranza dei casi, le stesse a prescindere dagli orientamenti sessuali dei protagonisti. A risultare davvero rilevante è l’esigenza di un rispetto di fondo dell’individuo per l’individuo, un rispetto di cui sente l’esigenza Maxi come omosessuale, ma anche Alexandra (Lola Dueñas), sua migliore amica e convivente, come donna, o i figli di Maxi per il semplice fatto di essere persone. Fuori Menù, insieme a Diverso da Chi?, è l’esponente di un modo maturo di affrontare il tema dell’omosessualità nella commedia, capace di ridere di tutti senza deridere nessuno.