Un asteroide sta per schiantarsi sulla terra. La NASA decide di inviare una squadra di trivellazione capeggiata dall'esperto Harry S. Stamper (Bruce Willis) nello spazio affinché piazzi una bomba nucleare all'interno del meteorite e salvare così l'intera umanità . A due anni dal successo di The Rock, Michael Bay torna, sempre sotto l'egida di Jerry Bruckheimer, con un film che, nel bene o nel male, ha fatto la storia del cinema d'azione. A dispetto di una trama esile e di una caratterizzazione estremamente scontata dei suoi personaggi, Armageddon - Giudizio Finale riesce a coinvolgere per circa due ore e mezzo di puro spettacolo privo di qualsiasi ambizione di sorta. Non manca niente all'interno di questo caleidoscopio di effetti speciali ed esplosioni, dalla classica storia romantica alla costante retorica nazionalista di cui i film del regista spesso strabordano, a un'ironia convincente solo a fasi alterne a spunti di spiccato, e talvolta forzato, eroismo. Senza dimenticare naturalmente l'hit che ha spopolato per mesi nelle radio e nei canali musicali di tutto il mondo, il brano I don't want to miss a thing degli Aerosmith di Steven Tyler, padre della bella Liv qui protagonista. Sia per l'impatto che ha avuto sul grande pubblico, sia per una poi non distante similitudine narrativa, Armageddon - Giudizio Finale può essere avvicinato, con le dovute proporzioni, ad un altro classico della fantascienza recente come Independence Day, firmato solo un biennio prima dall'altro guru degli action sci-fi Roland Emmerich. Anche questa volta Bay non si fa scrupoli nel trasformare le inquadrature in una sorta di incessante mitragliatrice di immagini fracassone e roboanti, che si susseguono freneticamente in un'orgia visiva a tratti confusionaria e destabilizzante ma comunque non prive di un certo fascino. Dopo la prima parte introduttiva, che ci permette di conoscere appieno i personaggi, ognuno con le proprie vicende personali, la storia si concentra sul suo lato più prettamente ludico dalla partenza di questi novelli astronauti verso una missione improbabile e che nella realtà sarebbe considerata come pura follia. Ma si sa, ad Hollywood non si è mai fatto molto caso alla verosimiglianza. Va dato atto che l'ambientazione spaziale è realizzata con una certa perizia, e rende le sequenze sull'asteroide alquanto credibili, leggi della fisica escluse, piegate a piacimento degli eventi. Il cast è ricco e variegato, e se Willis è il perfetto catalizzatore per il grande pubblico, non sono da dimenticare le ottime prove di Billy Bob Thornton, Peter Stormare e Steve Buscemi, questi ultimi due pronti a regalare i momenti più comici, e citazionisti, dell'intera visione. Adatti al ruolo, anche se ben lontani da performance d'eccellenza, un giovane Ben Affleck ancora lontano dalla sua fortunata carriera di regista, e Liv Tyler in grado di attirarsi le simpatie dell'audience maschile grazie alla sua fatata bellezza. Menzione d'onore, infine, per gli effetti speciali, realizzati con una cura maniacale. Oltre alle strepitose sequenze tra le stelle, non è infatti da dimenticare l'affresco immaginifico di alcune delle più grandi città del mondo, assiepate di gente, in attesa della possibile catastrofe. Vedere uno scorcio di Parigi letteralmente distrutto da un pezzo d'asteroide impazzito, con una verosimiglianza tale ancora oggi da strabuzzare gli occhi. Armageddon - Giudizio Finale è perciò un tassello importante, se non fondamentale, nella carriera registica di Bay, consacrando definitivamente quanto detto in precedenza con The Rock e su scala ancora più grande. Con tutti i pro e i contro dell'occasione.