L'appuntamento è oramai divenuto fisso: ogni due anni Ficarra e Picone ci aspettano nei cinema di tutta Italia per dispensare risate e, nel loro piccolo, qualche riflessione. Il duo comico siciliano, presenza fissa sul grande e piccolo schermo da più di una decade, nel 2002 ha presentato il primo film da protagonisti - Nati stanchi, per la regia di Dominick Tambasco - a cui han fatto seguito Il 7 e l'8 e La matassa, per i quali si sono inoltre cimentati alla regia sotto la guida di Giambattista Avellino. Ed ecco arrivare, infine, il primo film interamente diretto da loro, Anche se è amore non si vede, per certi versi punto di rottura e per altri ritorno al passato. Ma, ad ogni modo, sicuramente un'opera in grado di garantire la propria buona dose di ilarità . Salvo (Salvatore Ficarra) e Valentino (Valentino Picone) sono due amici di vecchia data titolari di una sgangherata agenzia turistica. Oltre al lavoro, tuttavia, i due condividono ben poco, a cominciare dal carattere. Valentino è un bambinone, eternamente fidanzato con la pragmatica Gisella (Ambra Angiolini), che lo opprime in un rapporto benevolmente asfissiante. Mentre lo scafato Salvo tenta di sedurre la bella hostess di bordo Natasha (Sascha Zacharias), la situazione precipita in un esagono sentimentale quando Gisella abbandona Valentino e, al contempo, la ritrovata amica Sonia (Diane Fleri) torna dagli States col fidanzato, scoprendo però di nutrire forti sentimenti per Salvo. L'amore, si sa, fa giri spesso rocamboleschi, ma la domanda principale è: può nascere vero amore dall'amicizia? Decisamente gradevole la nuova commedia dei due comici palermitani, affermati autori a tutto tondo e sempre capaci di portare una storia in scena (o sullo schermo) in modo efficace e brillante. Un punto di rottura, dicevamo prima: in quanto primo film interamente diretto dal duo, e in quanto per la prima volta si abbandona l'ambientazione prettamente siciliana per spostarsi in toto a Torino, città d'arte poco battuta come location cinematografica. Allo stesso tempo, Ficarra e Picone rimangono ancorati al passato, non rinunciando alla penna del fidato e sempre prolifico Francesco Bruni e riproponendo, in sostanza, la base della loro comicità , a partire dall'ossatura dei personaggi, tanto da tornare ad utilizzare per gli stessi i loro veri nomi, come in Nati Stanchi. E se il film presenta un turbinio di situazioni al limite, divertenti e scanzonate, abbellito dalle interpretazioni convincenti e dalle grazie femminili di un trio di belle attrici in parte, di contro, rispetto al passato, la trama è più esile e meno ispirata dei precedenti lavori, che contenevano anche elementi intimisti e/o di satira sociale qui praticamente assenti. Se già nel 2002 profetizzavano la crisi lavorativa e motivazionale delle nuove generazioni (tema in un certo senso riproposto anche ne Il 7 e l'8), La matassa vantava invece un sottotesto familiare toccante che faceva ben sperare per il futuro artistico del duo. Anche se è amore non si vede si accontenta di far ridere il proprio pubblico con una storia molto ben narrata e divertente di immaturità sentimentale, senza però dare adito a null'altro. Un film certamente consigliato a chiunque (riuscire a far ridere senza essere volgari e retorici sembra diventato sempre più difficile) ma al contempo anche un'opera che lascia l'amaro in bocca in chi sperava in un'ulteriore crescita della coppia sicula.