
Gli esami non finiscono mai; ecco perché, un anno - e quattordici milioni incassati - dopo, Paolo Genovese tenta di nuovo la sorte con i suoi Immaturi. Gli spettatori ritroveranno tutti i personaggi che hanno apprezzato nella prima pellicola, dall’infantile Piero (Luca Bizzarri) al mammone Lorenzo (Ricky Memphis), accanto a volti del tutto nuovi, come Francesca Valtorta (già vista in Baciami Ancora) e la divertente Lucia Ocone. Archiviati gli esami di maturità, ai quali si erano sottoposti per colpa di una falla burocratica, i sette “immaturi” si preparano a quel viaggio in Grecia che, vent’anni prima, era naufragato miseramente. Ora, sulla soglia dei quarant’anni, il gruppo si sente pronto ad affrontare la trasferta, con fidanzate/i al seguito e montagne di problemi da risolvere. Lorenzo (Ricky Memphis) si è finalmente staccato dai genitori (Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli), ed è preso dalla sua nuova relazione con Luisa (Barbara Bobulova). Giorgio (Raoul Bova) sta per diventare padre e l’idea sembra ancora spaventarlo, tanto da spingerlo a tradire la compagna Marta (Luisa Ranieri) con una focosa spagnola (Rocio Munoz). Piero (Luca Bizzarri), torna ad usare la scusa di un figlio inesistente per lasciare a Roma Sonia (Lucia Ocone), di modo da potersi meglio concentrare su Gloria (Francesca Valtorta), affascinante ragazza spregiudicata conosciuta sul traghetto per la Grecia. Virgilio (Paolo Kessisoglu) è stato lasciato dalla moglie e, mentre una nuova relazione telefonica si affaccia all’orizzonte, si avvicina sempre di più ad Eleonora (Anita Caprioli) ex fiamma dei tempi del liceo, all’epoca fidanzatina di Giorgio. Infine, Francesca (Ambra Angiolini) tenta di coinvolgere gli amici in attività da fare insieme, rimanendo tuttavia sempre da sola. Svilupperà così un nuovo disturbo ossessivo compulsivo che cambierà le vacanze di tutti … Con l’originale e accattivante idea narrativa di partenza – ripetere gli esami di stato in età adulta – Immaturi aveva avuto un successo tale da spingere Medusa a chiedere un sequel che potesse portare al cinema lo stesso numero di spettatori paganti; Paolo Genovese sceglie di far prendere alla storia una svolta che, seppur non del tutto inaspettata, mantiene la pellicola su un livello superiore rispetto alla stragrande parte dei sequel cinematografici di casa nostra. Già nella prima pellicola serpenteggiava il rimpianto per un viaggio post-diploma a cui tutti avevano dovuto rinunciare. Seguendo questa logica, Immaturi – Il viaggio si può considerare un continuum, piuttosto che un mero seguito. È l’occasione per i personaggi di una seconda possibilità, di una nuova occasione per tentare di crescere e di lasciarsi alle spalle l’etichetta di immaturi. Anche perché, a ben guardare, è solo la situazione di base ad essere cambiata, mentre la crescita dei protagonisti, auspicata nella fine del primo film si dimostra fallita. Tutti i personaggi, infatti, all’inizio de Il viaggio si trovano in una posizione simile a quella con cui avevano cominciato il primo film. Luca Bizzarri incarna ancora la figura dell’eterno Peter Pan che non ne vuole proprio sapere di crescere, continuando a raccontare storie quanto meno fantasiose pur di mantenere il suo status di single; Raoul Bova è ancora sottomesso alla paura di diventare padre e di impegnarsi definitivamente; Ambra Angiolini passa dall’essere una sessuomane allo sviluppare un disturbo da cleptomane che metterà tutti in difficoltà. Interessanti, al contrario, gli approfondimenti dedicati a quei personaggi che nel primo film non avevano trovato abbastanza spazio per esprimere tutte le loro potenzialità: Virgilio ed Eleonora sono, senza dubbio, la coppia che più di tutte viene scandagliata, analizzata fin nelle viscere. Ed è attraverso la loro liason che la pellicola presenta al pubblico una nota più nera e velata di tristezza, presentandosi come prodotto filmico che può strizzare l’occhio alla produzione comedy di Hollywood. Non a caso, la forza più prorompente del nuovo film di Genovese è quella di avere un forte respiro internazionale non necessariamente costretto nei confini nazionali.