
Ispirandosi al celebre gioco da tavola Battaglia Navale - prodotto dalla casa americana Hasbro -, Universal, in collaborazione proprio con la società produttrice di giocattoli, lancia nei cinema di tutto il mondo un film omonimo (Battleship è il nome del gioco nei paesi angolofoni) diretto da Peter Berg. Dopo le trasposizioni cinematografiche di altri suoi famosi giochi come i Transformers e G.I. Joe, la Hasbro ci riprova ottenendo un risultato decisamente lusinghiero. Nel 2005 gli scienziati vengono a conoscenza di un pianeta in un altro sistema solare le cui condizioni sono perfette per permettervi la vita e provano a contattarne gli abitanti tramite dei segnali partiti da una stazione delle Hawaii. Nel 2012 arriva la risposta, violenta, degli alieni che spediscono in mare cinque navi come avamposto per un’invasione creando attorno ad esse un campo di energia che non può essere attraversato. L’unica speranza della Terra sono alcune corazzate della Marina americana e giapponese che si trovano casualmente in zona per un’esercitazione. A guidarle è il ligio Comandante Stone Hopper (Alexander Skarsgard), insieme al suo irrequieto fratello Alex (Taylor Kitsch) che sta per essere espulso dalla Marina e al giapponese Nagata (Tadanobu Asano). Il film segue il tracciato delle classiche pellicole di guerra made in USA sposandone in pieno filosofia e prosopopea nella tipica vicenda di riscatto, orgoglio, coraggio, amore e memoria che piace tanto oltreoceano. La differenza, sostanziale (basta confrontarlo con un film recente molto simile come World Invasion), è nel forte senso di ironia che pervade l’intera operazione, lo alleggerisce rendendo più che sopportabili anche le svolte maggiormente kitsch e surreali (e ce ne sono parecchie), creando un prodotto assolutamente godibile dal primo all’ultimo minuto. Alle battaglie spettacolari e all’azione serrata ricca di colpi di scena si aggiunge l’immancabile spirito patriottico a stelle e strisce (la battaglia si svolge nei pressi di Pearl Harbor e vede lottare fianco a fianco un americano e un giapponese, il ruolo preponderante viene affibbiato ai reduci della Seconda Guerra Mondiale e alla corazzata “feticcio” della marina americana, la Missouri) e un cast, perfettamente centrato, costruito per calamitare pubblico e attenzione: a Liam Neeson (nel ruolo dell’ammiraglio Shane) si aggiungono due superstar mondiali come l’icona della musica pop Rihanna, alla sua prima prova da attrice (interpreta l’esperta in armi Raikes) e la supermodella Brooklyn Decker (nel ruolo di Sam, la fidanzata di Alex). Un lavoro ben fatto con almeno tre note di merito: l’aver riportato in auge la Marina Militare, protagonista indiscussa di tanti film negli anni ’50 e ’60, l’assenza del malefico 3D e un inizio tra i più divertenti degli ultimi tempi.