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The Words

19/09/2012 11:00

Marco D'Amato

Recensione Film,

The Words

Rory (Bradley Cooper), un giovane scrittore pieno di talento si vede chiudere le porte in faccia da tutte le case editrici fino a quando, durante il viaggio di

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Rory (Bradley Cooper), un giovane scrittore pieno di talento si vede chiudere le porte in faccia da tutte le case editrici fino a quando, durante il viaggio di nozze a Parigi con la bellissima moglie Dora (Zoe Saldana), compra da un antiquario una vecchia borsa contenente il manoscritto inedito di un autore ignoto. Colpito dalla profondità della storia e dalla sofferenza che trasuda dalle parole, contro ogni regola anche morale decide di tentare di farlo pubblicare a suo nome, riuscendovi. Il romanzo si rivela un vero e proprio capolavoro che colpirà pubblico e critica lanciando Rory nell'Olimpo degli artisti di successo e regalandogli fama, gloria e soldi. Un pomeriggio, però, durante una passeggiata a Central Park, Rory incontra un vecchio (Jeremy Irons) che gli rivelerà la vera origine del manoscritto, risalente alla Parigi di fine Seconda Guerra Mondiale, mettendolo di fronte alle responsabilità e al prezzo delle sue azioni.


“Non sai quanti scrittori hanno fatto lo stesso”, sussurra il suo agente letterario al protagonista. La paura di non essere all'altezza delle aspettative proprie e delle persone che ci circondano può portare a commettere errori gravissimi: è possibile rimediare o la vergogna delle proprie menzogne è il prezzo da pagare per veder riconosciuto il proprio talento? Brian Klugman e Lee Sternthal scrivono e dirigono, per la prima volta, un film ad incastro giocato su più livelli, che si affiancano e si giustappongono come pezzi di un puzzle. La storia di Rory è infatti un romanzo letto per alcuni brevi passi dal suo scrittore Clayton Hammond (Dennis Quaid) in pubblico; sarà l'insistenza della bella e sensuale studentessa Daniella (Olivia Wilde) a convincere Clayton a terminare il racconto solo per lei, in privato. Le vicende di Clayton e Daniella, di Rory e del vecchio, e la storia contenuta nel manoscritto si sovrappongono e si intrecciano cercando di portare a galla, nello spettatore, quel coacervo di emozioni e di sensazioni uniche dispiegate come nella stesura di un grande romanzo: amore, rabbia, vendetta, dolore, pentimento a cui si aggiunge la forte carica erotica dell'incontro tra Clayton e Daniella. La storia si lascia seguire con interesse e la prova degli attori è sentita e convinta, anche se il rischio di cadere nel melodramma fine a se stesso è dietro l'angolo e non sempre viene efficacemente eluso, rischiando di annoiare nonostante il veloce alternarsi delle vicende che vanno a confluire in un finale piuttosto prevedibile. Un buon esordio per la coppia di registi statunitensi e stupiscono le critiche fortemente negative ricevute in patria: si è visto decisamente di peggio, anche recentemente, sui grandi schermi statunitensi.


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