Mentre tra New York, Milano, Londra e Parigi impazzano, come ogni autunno, le più luccicanti fra le Fashion Weeks, approda nelle sale cinematografiche italiane - solo per 3 giorni, dal 24 al 27 settembre 2012 - una brillante riflessione sul mondo scintillante della moda da parte di uno dei più importanti fotografi dello star system: Timothy Greenfield-Sanders. About Face - Dietro il volto di una top model è un’opera che racconta al pubblico i retroscena delle passerelle attraverso il punto di vista di alcune delle sue più celebri primedonne. Carol Alt, Marisa Berenson, Karen Bjornson, Christie Brinkley, Pat Cleveland, Carmen Dell’Orefice, Eileen Ford sono alcune delle protagoniste attraverso i cui ritratti, il regista-fotografo mira a reinquadrare la figura della top-model nella storia recente della moda, dal suo periodo di massimo successo, tra gli anni ’70 e ’80, fino alla crisi professionale e performativa di oggi. Il film è indubbiamente un omaggio del grande schermo al miracoloso sistema della moda che anno dopo anno muove artisti, denaro, idee e fiumi di persone da una capitale all’altra del mondo. E proprio come in un grande palcoscenico, puntuali, due volte all’anno, entrano gli attori, ma soprattutto le attrici di questo spettacolo: le modelle. Il documentario di Greenfield-Sanders adotta un originale punto di vista per raccontare il mondo delle top model, attraverso le parole di alcune delle sue più celebri esponenti, chiamate dal regista a rispondere ad una domanda inaspettatamente banale, e forse per questo spiazzante: una modella è un corpo o un volto? Dietro a questo ingenuo interrogativo, celato dall’accattivante titolo, si basa il paradosso che regge l’intero meccanismo ostentativo della sfilata: il rapporto esistente tra chi mostra, chi guarda e l’oggetto mostrato. Ovvero, la sostanziale e sovversiva differenza che passa tra il concetto per cui è l’abito a rendere celebre una modella e quello invece secondo cui è la modella a rendere nota una griffe. Su questa distinzione si basa l’intero star system delle lavoranti della moda e, come emerge dalle interviste alle signore del fashion di Greenfield-Sanders, su questa distinzione oggi è ancora più sottolineato il divario tra le giovani esordienti e le top. Per una modella, il passaggio dall’essere solo un corpo al divenire un volto riconosciuto, equivale al raggiungimento della gloria. Di conseguenza, il problema dell’effimeratezza del proprio aspetto fisico, ossia dell’inevitabile decadimento – visto come un lento, inesorabile sgretolarsi del successo raggiunto - non può che essere il secondo grande tema del film. Nell'affrontare temi tanto delicati e quasi unicamente femminili, l’occhio silenzioso di Timothy Greenfield-Sanders sembra essere perfettamente a proprio agio dietro la macchina da presa come del resto dall’altra parte dell’obiettivo. Il risultato è un film che trae la sua efficacia proprio dalla costumatezza con cui il regista affronta le modelle intervistate, riunendole in un grande servizio fotografico e ponendole dunque in una situazione familiare che le predispone al tono confidente con cui si raccontano. Presentato al Sundance Festival 2012, About Face è un’opera di grande interesse che prova a carpire l’essenza di un mestiere affascinante e a spiegarne l’evoluzione sociale nel tempo.