photo

NETFLIX

copertine blog.jpeg

NOW TV

le parti noiose tagliate
footer

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram
pngwing.com(17)
sis nero
sisbianco
sisbianco

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

REDAZIONE
Via Carlo Boncompagni 30
20139 Milano (MI)
+39 340 5337404
ufficiostampa@silenzioinsala.com

 

un progetto di Piano9 Produzioni

CONTENUTI IN EVIDENZA

Ballata dell'odio e dell'amore

04/11/2012 11:00

Aurora Tamigio

Recensione Film,

Ballata dell'odio e dell'amore

Spagna, 1937...

19801-.jpeg

Spagna, 1937. Il clown Tonto (Santiago Segura) viene arruolato contro la sua volontà e gettato nell'inferno della guerra. Nel 1973, suo figlio Javier (Carlos Areces) è il pagliaccio Triste di uno spettacolo circense, insieme a Sergio (Antonio de la Torre), il pagliaccio Allegro. Mosso da un'antica rabbia e da un mai sopito desiderio di vendetta, Javier si batterà disperatamente con il rivale Sergio per il palco e per l'amore della bella acrobata Natalia (Carolina Bang).


Come in un doloroso lamento ricorrente, torna protagonista della cinematografia spagnola la Guerra Civile del 1936-39 e stavolta a raccontarla è Álex De la Iglesia, regista cresciuto nelle scuderie di Almodóvar, premio Goya per El dia de la bestia (1995) e dietro la macchina da presa anche in Perdita Durango (1997), La comunidad (2000) e Crimen Perfecto (2004), questi ultimi perfetti prodotti di scuola almodóvariana. Ballata dell'odio e dell'amore, Leone a Venezia 2010 per la migliore regia, è il primo film di De la Iglesia, dopo l'inosservato Oxford Murders - Teorema di un delitto, a guardare al circuito internazionale e a presentare il regista spagnolo come un artista originale, dotato di una visione fedele alle sue origini e al tempo stesso innovativa. E in effetti Balada triste de trompeta è un'opera rispettosa della sua provenienza e della tradizione filmica legata alla più recente e drammatica delle guerre spagnole, ma che costituisce una novità per sguardo e idee. Alla base c'è l'invenzione, tutta picassiana, di ambientare la vicenda nel mondo circense, trovata che regala già di partenza alla storia quel concetto di alternanza tra comico e tragico che ne costituisce la struttura portante. Protagonisti sono il pagliaccio triste e quello allegro, che ridono e piangono, come le due maschere del teatro greco che con le quali i protagonisti si coprono dal passaggio inesorabile della storia e della violenza che travolge e non lascia superstiti.


De la Iglesia divide il suo film in due momenti di rappresentazione. La Spagna della Guerra e della pre-defranchizzazione. Solo nello spettacolo senza tempo del circo però le due epoche trovano un'unica rappresentazione, in cui il tempo si ferma e in cui ogni trovata – reale e cinematografica - è praticabile. A due pagliacci infatti tutto è concesso: l'eccesso di riso, la tristezza, e persino il desiderio mai estinto di vendetta covato fin da bambino da Javier che, adulto, lo spinge a ringhiare, mordere, ferire ed uccidere, per vendicarsi della guerra subita e per l'amore sadico della bella acrobata Natalia. L'odio e l'amore sono gli opposti che determinano l'intera impalcatura di un film surreale e crudo, lucidamente pulp e contemporaneamente dolce e malinconico, come nel racconto di un tempo perduto. Alternando sapientemente un umorismo nero tipicamente spagnolo ad un sentimentalismo sprezzante, De la Iglesia riesce a rifuggire ogni banalizzazione e retorica, spostando il racconto della guerra su un piano introspettivo, con la rappresentazione fallimentare dell'essere umano come di un animale da guerra, in un paese che giunge ancora adesso, dopo più di settant'anni, ad elaborare i propri lutti. In questo affresco di eclettismo, le citazioni si sprecano ma, diversamente dai film precedenti, c'è poco Almodóvar; si ritrovano invece Fellini, Kusturica, Lynch. I più visionari registi del cinema diventano fonti imprescindibili per un creativo come De la Iglesia che si presenta con un'opera matura, singolare, coloratissima ed eccentrica, con un finale da capolavoro.


ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

cinemadvisor

Silenzioinsala.com © | All Right Reserved 2021 | Powered by Flazio Experience e Vito Sugameli


facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

facebook
twitter
linkedin
youtube
pinterest
instagram

ULTIMI ARTICOLI

joker