Era il 2008 quando Pinuccio Lovero compariva in Sogno di una morte di mezza estate, film che ne raccontava la vita da custode cimiteriale al Campo Santo di una frazione di Bitonto, dove, da quel momento per i mesi a venire, nessuno è più deceduto. Pippo Mezzapesa torna a raccontare il becchino di Mariotto in un docufilm che ne segue la candidatura alle elezioni amministrative con un programma votato al riassetto del cimitero, dal restauro dei loculi al verde e alle fontane dei viali, e che si presenta con l'accattivante slogan: “Pensa al tuo domani”. Pinuccio Lovero Yes I Can è un prodotto ibrido, per tecnica e contenuto. Di base vi è l'eccezionale protagonista, nato per recitare, comico per vocazione e telegenico come pochi. Mezzapesa non fa che sfruttare il talento da showman del cimiteriale bitontino limitandosi a pedinarlo nell'arco della giornata, tra il lavoro al Campo Santo, il proprio matrimonio da organizzare e, ovviamente, la campagna elettorale nelle liste di SEL. Per le strade di Bitonto, nelle stanze in cui si riunisce con il suo comitato elettorale casereccio, nei comizi di piazza, durante la distribuzione di volantini e l’attacchinaggio di manifesti, lo sguardo di Mezzapesa è quasi impercettibile: onnipresente ma mai invadente, il regista lascia spazio solo alla vulcanica personalità di Pinuccio. Come una star, il candidato parla, si confessa, rivela all’obiettivo le proprie aspirazioni, dalla politica al cinema, desiderio mai sopito dopo che Sogno di una morte di mezza estate venne presentato a Venezia. Pippo Mezzapesa affida a Pinuccio l’intera riuscita della pellicola, raccontandolo al pubblico come un personaggio già popolare, o almeno meritevole della celebrità, alternando interviste, vita quotidiana e ritraendolo fino al giorno delle elezioni, mentre soffre attendendo i risultati. Di contorno, il regista cattura dichiarazioni e confessioni degli amici, degli elettori e soprattutto della dolce fidanzata Anna, una concessione al romanticismo di provincia. In parallelo all’avventura elettorale di Pinuccio Lovero, per rendere pienamente l’idea del personaggio, Mezzapesa recupera alcuni estratti da celebri trasmissioni televisive che hanno ospitato Pinuccio dopo l'uscita del primo lungometraggio, inserendole ad intervallare la campagna dell’aspirante politico bitontino. Annunci elettorali di pittoreschi candidati alle amministrative fanno da sfondo ad un panorama umano in cui la comicità della realtà supera la fiction. Senza filtri, tra liste elettorali di favore e voti contati fino all’ultimo parente, l’umorismo che pervade la pellicola fa del giovane regista pugliese un novello Daniele Ciprì, per distacco dello sguardo e spietatezza delle immagini. Anche se erano pochi i dubbi sul fatto che la pellicola di Mezzapesa, presentata al 7° Festival di Roma, avrebbe riscosso più risate ed applausi che premi, questa ha il pregio di mostrare allo spettatore un profondo sud disincantato e raccolto attorno ad un evento umano imperdibile: le elezioni amministrative, dove ogni candidato o elettore dà il meglio e il peggio di sé.