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Scusa, mi piace tuo padre

06/12/2012 12:00

Aurora Tamigio

Recensione Film,

Scusa, mi piace tuo padre

Un cast di stelle della televisione per il primo lungometraggio cinematografico di Julian Farino, regista inglese dalla lunga carriera nel piccolo schermo...

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Un cast di stelle della televisione per il primo lungometraggio cinematografico di Julian Farino, regista inglese dalla lunga carriera nel piccolo schermo. Cosa succede a mettere insieme la star di Gossip Girl, Leighton Meester, il Dr. House, Hugh Laurie, il bravo ragazzo di O.C. e Gilmore Girls, Adam Brody, con bravi e noti attori come Catherine Keener, Oliver Platt e Allison Janney? Niente di indimenticabile né di particolarmente originale, ma semplicemente una commedia sentimentale adatta al periodo natalizio e al pubblico dei fedeli delle serie tv.


I Walling e gli Ostroff sono vicini di casa da sempre. A dispetto dell'insofferenza dei figli, fuggiti dalla soffocante provincia, le due famiglie sono conosciute da tutti nel quartiere di Orange Drive, nel New Jersey, per la grande amicizia che le lega. L'equilibrio della piccola comunità è però destinato ad essere scosso quando la ribelle Nina Ostroff (Leighton Meester) si innamora del cinquantenne capofamiglia dei Walling, David (Hugh Laurie), sconvolgendo la vita dell'uomo e di tutti i componenti delle rispettive famiglie.


La vicenda è semplice, ingenuamente comica, poggiata da una parte sul paradosso dell'innamoramento di una ragazzina per un uomo con il doppio dei suoi anni - che è anche il migliore amico di suo padre - e di contro sulla crisi di mezza età in cui un rispettato capofamiglia si vede piombare fra le braccia un'affascinante Lolita. Il resto è un gioco di equivoci e gag a sfondo sentimental-sessuale basato sulla differenza di età dei protagonisti, sulla presa in giro delle convenzioni borghesi della provincia e sul rifiuto dei ruoli preconfezionati di genitori e figli, amici e amanti. Il punto a favore degli attori - oltre alle acute interpretazioni di Platt, Allison Janney e di Catherine Keener, irresistibile moglie petulante - sta nella capacità dei due protagonisti, Laurie e la Meester, di aver saputo abbandonare i ruoli fissati per loro dalla televisione in favore della ricerca di una nuova caratterizzazione, adatta alla commedia spensierata ma rispettosa dei sottili equilibri che la vicenda del film mette in scena. Protagonisti di alcune gag divertenti, David e Nina sono una coppia romantica poco verosimile e per niente scontata, che beneficia senz'altro dell'unione dei due attori, entrambi ugualmente desiderosi di scollarsi di dosso i personaggi che li hanno resi noti al grande pubblico.


Anche se il titolo scelto dalla distribuzione italiana non potrebbe essere più dissuasivo, The Oranges è un prodotto piuttosto riuscito per il suo genere, merito soprattutto di un buon gruppo di attori, diretti in modo televisivo ma cinematograficamente credibili. Ad essere fallace è invece la sceneggiatura, che voleva essere una sorta di parodia della commedia natalizia al miele, ma che invece si limita ad un film vivace e spigliato, miseramente strascicato sul finale, in un banale lieto fine che rimette al proprio posto qualsiasi slancio politicamente scorretto della trama e riporta il tutto sul noioso piano del lecito e del perbenista.


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